Monaco, sconfitta che brucia contro Parigi

Mani glaciali del Roca Team e doppio metro arbitrale
Monaco.Inizia dal dovuto e sentito omaggio a Jakuba Ouattara questa serata del derby di Francia, ma si chiude con una sconfitta bruciante e dopo una serie di errori arbitrali che sicuramente non causano la sconfitta del Roca Team ma altrettanto chiaramente condizionano ed indirizzano gli ultimi minuti.
Pronti via e subito Parigi spinge la transizione con Yak e Shorts che in velocità segna lo 0-7 e poi una persa di Mike James causa la schiacciata di Ward e l’istantaneo timeout di coach Obradovic, per scuotere un Roca Team infilato in contropiede dai parigini.
Monaco prova addirittura la zona, Motiejunas cade e deve lasciare il posto a Blossomgame ma la difesa parigina non lascia un attimo di tregua a Monaco, toglie respiro e ragionamento e così Sy appoggia il 2-14 che mette sempre più in difficoltà la squadra del Principato, che si aggrapa ad Okobo che con 5 punti in sequenza mette la sua squadra in scia, 9-16.
La difesa è come sempre la chiave del gioco, Monaco stringe le fila, nega sul nascere la transizione a Parigi e Okobo e James tengono la squadra vicina nel punteggio, ma è sempre Shorts a fare pentole e coperchi per Parigi, nel primo quarto mette 11 punti e porta i suoi a chiudere il primo parziale sul 22-25.
Si ricomincia con Monaco che sembra dare la sensazione di potersi avvicinare, sorretta da Jaiteh ( alla fine in doppia doppia, 13 punti e 10 rimbalzi ) che lotta sotto le plance, poi un fallo chiaramente antisportivo di Ward su Jordan Loyd provoca due challenge consecutivi di Obradovic e Splitter ma è un nulla di fatto, gli arbitri danno ragione a Parigi su tutta la linea e si resta 28-32.
Rientra Motiejunas e segna il punto del meno 1, ma è ancora Shorts ad essere micidiale da tre, come un po’ tutta la squadra parigina che appena ne ha occasione attacca in velocità e sul nuovo più 5 degli ospiti arriva il timeout di Obradovic, per provare ancora a trovare una soluzione al rompicapo parigino.
Non basta una difesa aggressiva, Malcolm segna a fil di sirena il 40-44 e dall’altra parte del campo Parigi difende comunque con intensità se non con cattiveria, concede anche molti liberi che Monaco purtroppo spreca, viaggiando fino ad ora addirittura sotto il 50% e subendo sempre le triple avversarie.
E’ Mike James ad appoggiare il cameriere del 43-49 che chiude il primo tempo, che ha visto Shorts fare 19 punti ed il Roca Team tirare da 3 sotto al 20%, una combinazione di fattori che certamente deve essere corretta nella ripresa per poter pensare di vincere questa partita.
Il secondo tempo inizia ancora sotto il segno di Shorts ( alla fine per lui 28 punti e 10 assist ) che in un attimo segna 4 punti per il 47-53 che tiene sempre avanti Parigi e lo consacra ad incubo principale dei monegaschi, che non riescono a limitare in nessuna maniera questo folletto sfuggente che si insinua ovunque; e quando non e’ lui ci pensa Maodo Lo a diventare pericoloso da tre, per il 51-56 che tiene sempre il Roca Team a distanza anche se Jaiteh inchioda il meno 3 e obbliga Splitter al timeout che però non da’ esiti, e’ sempre Mam Jaiteh a segnare 4 punti di fila e a dare a Monaco il primo vantaggio per 59-56, prima che Okobo si metta in proprio per il 64-59, al quale risponde Shorts che con un canestro ed un assist per Ouattara tiene in scia Parigi, 64-63 alla fine del terzo quarto di una gara che promette molte emozioni ancora, e anche tanta sofferenza.
Blossomgame mette la tripla del più 2, Splitter chiama l’ennesimo challenge per trasformare due liberi per Mike James in una rimessa, ma il nativo di Portland li trasforma entrambi, poi un appoggio in penetrazione ed un entrata di Diallo danno a Monaco un vantaggio di 6 punti che subito Ward accorcia e Maodo Lo con una tripla porta a meno 1, 73-72 con Monaco che ne ha, come dicono gli americani, le mani piene: e’ una partita punto a punto che si decide in volata.
Sul 77-75 arriva l’antisportivo fischiato a Jaiteh, un fallo che visto e rivisto e’ un normale contatto di gioco, senza trattenute , senza cattiveria, che nonostante il challenge di Obradovic viene mantenuto tale e che permette a Parigi di avvicinarsi e poi pareggiare e poi ancora di andare avanti con Jantunen, 79-82 ed una situazione che si fa complessa quando mancano due minuti e addirittura peggiora con HiFi che appoggia il contropiede del più 5 parigino.
Shorts non si ferma e segna i due punti del nuovo vantaggio degli ospiti, 80-86 con immediato timeout di Obradovic.
Sulla rimessa susseguente arriva un fischio contro Jordan Loyd per blocco irregolare, anche questa una chiamata che rivista diverse volte ci sembra criticabile e poco condivisibile, visto anche il metro applicato per tutta la partita alla difesa mani addosso di Parigi, cui molto e’ stato concesso.
Il punto finale lo mette Jantunen che con un libero fissa il risultato finale di 80-87 che per come è maturato nel finale lascia molto amaro in bocca.
Brucia questa sconfitta casalinga, brucia il fatto che nel momento decisivo il metro arbitrale sia stato il classico due pesi e due misure: a Parigi molto è stato concesso e perdonato, al Roca Team sono stati fischiati falli davvero con pochissime basi tecniche e sportive.
E questo nel momento in cui la squadra stava recuperando e anche rimediando ai suoi due peccati capitali che in questa partita hanno creato le premesse di questa serata amara: l’aver concesso troppa libertà alla transizione parigina e l’aver tirato con percentuali orrende da tre ( sotto il 20% ) ed ai liberi ( 57,1% ).
Non potendo lavorare sulla qualità media degli arbitraggi, bisognerà lavorare sicuramente sui tiri liberi e sulle triple, per poter archiviare questa partita come una pagina da non leggere più.
Marco Ghisalberti Riviera24.it