Lutto a Bordighera, è morto il pittore e “Parmurelu d’oru” Ciacio Biancheri

12 ottobre 2024 | 12:35
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Lutto a Bordighera, è morto il pittore e “Parmurelu d’oru” Ciacio Biancheri
Lutto a Bordighera, è morto il pittore e “Parmurelu d’oru” Ciacio Biancheri
Lutto a Bordighera, è morto il pittore e “Parmurelu d’oru” Ciacio Biancheri
Lutto a Bordighera, è morto il pittore e “Parmurelu d’oru” Ciacio Biancheri

Il ricordo commosso del figlio Enrico

Bordighera. E’ cordoglio nella città delle palme per la morte di uno dei cittadini più illustri: il pittore Sergio Biancheri, per tutti “Ciacio”, che si è spento nella notte all’ospedale Saint Charles dove era ricoverato.

Novant’anni compiuti lo scorso marzo, Ciacio he dedicato la sua vita alla famiglia e alle sue passioni. Bordigotto doc, amava il mare e l’arte. Un amore che traspare nelle sue apprezzatissime marine: dove Bordighera e il suo mare sono ritratti come solo chi davvero li conosce può fare.

Pittore, incisore, scultore e ceramista, Sergio Biancheri è nato a Bordighera nel 1934. Allievo di Giuseppe Balbo, ha avuto incontri significativi con Piana, Seborga, Vigorelli, Natta, Morlotti, Biamonti, Marzé, Sutherland, Bilinski e Maiolino.

Già presidente dell’Accademia dei Fiori, Ciacio era stato insignito, nel 2016, del riconoscimento più ambito in città: “Parmurelu d’Oru“. Il premio conferito dall’omonima associazione e dedicato alle grandi personalità, nate o residenti nella “città delle palme”, che hanno reso Bordighera famosa nel mondo o hanno contribuito, nei più diversi campi, a diffondere il nome della città.

«In Biancheri coesistono due anime: quella artistica, che si apre all’estero, ottenendo importanti riconoscimenti, e quella intimistica legata alla tradizione, rivolta a Bordighera e alla preservazione della memoria storica della nostra città», avevano dichiarato gli organizzatori in quella felice occasione.

«Oltre a un padre è stato il mio migliore amico per tutta la vita – dichiara il figlio Enrico – Insieme abbiamo condiviso tutto, dalla pesca alla pittura. Mi ha trasmesso i suoi valori e il suo amore sviscerale per Bordighera. L’ho sempre accompagnato ovunque, in tutte le mostre che aveva fatto. La sinergia tra di noi andava oltre il legame di un padre e un figlio».