Imperia, Trasporto Pubblico Locale, Scajola annuncia: «Entro fine anno in arrivo mezzi ed autisti per tamponare l’emergenza»
«Dal 4 novembre in arrivo la prima tranche con 8 mezzi ed autisti ed entro il 15 dicembre altri 8 mezzi ed autisti»
Imperia. «Dal 4 novembre ci saranno 8 mezzi con 8 autisti che riusciranno a supplire molta dell’emergenza che abbiamo oggi soprattutto sugli studenti ed entro il 15 dicembre il totale sarà di ulteriori 8 mezzi con ulteriori 8 autisti che ci permetterà di migliorare in qualche modo una situazione di emergenza che dobbiamo risolvere in maniera stabile» ad annunciarlo il sindaco Claudio Scajola durante la discussione sul Trasporto Pubblico Locale grazie ad una delibera di indirizzo del consigliere di minoranza Lucio Sardi (AVS) bocciata dalla maggioranza. Un dibattito, ieri sera in consiglio comunale, che ha acceso il consiglio comunale e che ha riportato i disservizi e la crisi della Riviera Trasporti in primo piano.
«Delle cose fatte e deliberate per risanare RT- ha spiegato Scajola- la fatica del concordato preventivo, che è al 23% per i fornitori, la fatica alla nomina del liquidatore per i debiti, le decisioni prese con tutta l’unanimità nelle assemblee dei sindaci, l’ultima convocata tre giorni fa a Sanremo per esaminare una complessa vicenda come quella dei trasporti- che non si parla come al bar ma sono temi complicati da studiare ed affrontare da risolvere certo che però se non si incomincia a parlare per risolvere un problema, il problema peggiora. È vero quello che ha detto il giovane Verda ossia che sono complesse le responsabilità in cui siamo perché se è vero se c’è una partenza con due errori di fondo : il primo di non avere reso uguale per tutti la distribuzione dei fondi che arrivano da Governo centrale per cui i due per fare un esempio tra le due province di Spezia ed Imperia che hanno più o meno gli stessi abitanti con la differenza che Imperia ha 66 Comuni e Spezia 19 con la differenza che i Imperia deve servire tutti i 66 Comuni sul territorio su strade dove su molte di queste linee la presenza è dello 0,60% su ogni corsa come è vero che La Spezia ha metà degli abitanti come città e quindi ha un costo inferiore per gestire le sue linee suscita perplessità a veder che che la Spezia ha nella divisione delle diverse quattro provincie ha una percentuale che è quasi il 20% in più della provincia di Imperia come trasferimento grosso modo 2 milioni e mezzo all’anno». «L’altro errore- prosegue Scajola- è che fu deliberato in quella occasione di stabilire nella legge che nel futuro l’assegnazione delle risorse sarebbe dovuta essere effettuata considerando il 90% come spesa storica cioè quella che c’era sempre stata, che da a Spezia il 20% in più e solo il 10% di modifica ogni anno. Quindi ha cristallizzato una situazione di ingiustizia ma è vero , come dice Verda che c’era il tempo per modificare questa ingiustizia. C’è chi l’ha costruita e c’è chi non se n’è accorto e chi non si è fatto neanche le ragioni per cui nel territorio di questa provincia che è stata gestita in questi anni che è cominciato a crollare il bilancio e cioè cn diversi anni con due diversi presidenti della provincia che erano espressione della sinistra, e con tre presidenti della RT che erano espressione della sinistra, non si è fatto abbastanza per riuscire a porre il problema»
«Noi sul tema del trasferimento della Regione abbiamo mandato approvato dal consiglio provinciale, una nuova proposta equilibrata non è che dove abbiamo rimodulato una proposta seria, corretta alla regione che non ha fatto ancora nulla per le note vicende e ci auguriamo che la nuova Regione trovi tutti d’accordo nel giusto. E cioè ad una ripartizione equa, procapite che dia un rimborso alle diverse provincie secondo i bisogni oggettivi. Poi c’è l’altro tema che grida vendetta perché tutti i 66 Comuni contribuiscono per le linee ed il servizio di cui usufruiscono perché come arrivano i soldi alla società, arrivano con il trasferimento dallo Stato alle Regioni, arriva attraverso la biglietazione che è praticamente crollato perché quasi nessuno paga più, e dal 2018 ad oggi è crollato del 70% l’incasso, terzo, arriva dai Comuni che pagano il loro servizio. È fermo il pagamento dovuto per il servizio da parte dei Comuni è fermo dal 2014 senza adeguamento Istat e al di là dell’adeguamento l’aumento è evidente dei costi del carburante»
«Ecco perché arrivato in Provincia abbiamo iniziato ad analizzare questi problemi pensando ad una prima cosa che era la più urgente evitare il fallimento perché di fronte al fallimento si va a gara. E si va a gara con il privato e c’erano già arrivati i privati becchini pronti a prendersela . Io non voglio dire come a volte con la celebre battuta di Andreotti “che a pensare male si indovina” però mi chiedo come mai non si è fatto niente?Abbiamo faticato con il Tribunale, abbiamo ragionato con i consulenti la difficoltà era trovare il modo che i creditori accettassero il concordato e l’hanno accettato al 23% e penso che entro novembre ci sarà il piano di risanamento che abbiamo messo in mano anche a degli esperti perché il primo piano che mi sono trovato arrivato in Provincia era semplicissimo: tagliamo 900 mila chilometri lineari e il bilancio sta in piedi e questo è stato rifiutato dando alla società in concordato il tempo massimo di un anno per presentare il nuovo piano industriale e nel frattempo trattando con i privati che firmassero il concordato».
«Questo concordato ci ha risolto il problema del fallimento ma ci ha dato dei vincoli per esempio quello che in base al concordato che il tribunale ci ha imposto di fatto il personale è pagato meno altro personale in altre società di trasporto con il vincolo che abbiamo trovato nel concordato. Mi rendo conto che era complicato Poi abbiamo cercato un amministratore che facesse questo servizio, l’avvocato Temesio, che accettasse questa sfida complicatissima. Poi si innesta l’emergenza di questi mesi, dalla ripresa delle scuole che conosciamo tutti e che è difficile da gestire. Con l’evasione abbiamo fatto un esborso con la Provincia, 5 milioni e mezzo che ci hanno permesso una capitalizzazione che evitasse il fallimento l’anno scorso. La rimodulazione significa che è anche cambiata l’utenza nei singoli Comuni, delle linee dei 66 Comuni e anche nell’entroterra«.
«Abbiamo cercato di supplire il tempo emergente andando a cercare quale società privata potesse prendere un sub appalto provvisorio peri prossimi mesi in attesa dell’assegnazione in house a Riviera Trasporti quando avremmo risolto questi problemi. Dal 4 novembre- conclude Scajola- ci saranno 8 mezzi con 8 autisti che riusciranno a supplire molta dell’emergenza che abbiamo oggi soprattutto sugli studenti ed entro il 15 dicembre il totale sarà di ulteriori 8 mezzi con ulteriori 8 autisti che ci permetterà di migliorare in qualche modo una situazione di emergenza che dobbiamo risolvere in maniera stabile»
«Il TPL- ha spiegato Sardi- ha un problema irrisolto grave frutto della crisi delle partecipate che mette in difficoltà le fasce più deboli della cittadinanza, pensare di non parlarne in questa sede è inaccettabile ed insensato. Questo è un problema che c’è con ragione storiche della crisi della società dei trasporti. Ora è importante parlarne perché RT non garantisce le corse cittadine, mancano mezzi ed autisti e la società sembra non riesca a porre rimedio a questa situazione. Se si paga gli autisti poco non si risolve, cosa si può fare? È una situazione provinciale ma non solo, e riguardano le carenza non colmate almeno per i luoghi come le frazioni dove mancano il servizio di collegamento e le corse saltano regolarmente. Questa cosa riguarda la città di Imperia che per fare collegamenti per le spiagge con il Marebus ha trovato i finanziamenti, c’è il mega finanziamento per l’autobus senza conducente anche si sono trovato i soldi ma per i cittadini che non hanno questo servizi non si fa niente. Bisogna sedersi ad un tavolo con RT e chiarire quali corse può effettuare»
«Come sappiamo il servizio locale è agonizzante- è intervenuto il consigliere di minoranza Ivan Bracco del PD- e sappiamo che i problemi della RT va indietro negli anni, con i bus idrogeni, che la gestione interna ha avuto difficoltà non solo causata dalla parte politica ma anche dalla sua dirigenza. C’è un grosso problema sulla città sappiamo che i servizi per le frazioni e le famiglie nel ritorno a casa degli studenti che non usufruiscono degli scuolabus non riescono a ritornare a casa. Se non riusciamo a portare a casa i ragazzi dopo la scuola falliamo tutti. Bisognerebbe fare una verifica presso gli Istituti scolastici per capire il numero dei ragazzi che usufruiscono del servizio di trasporto pubblico locale. Mi spiace che non abbiamo potuto trovare un punto di incontro che unisce tutti e spero che questo consiglio comunale riesca a dare delle risposte»
Giovani ma anche anziani le “vittime” dei disservizi della Riviera Trasporti. Il consigliere Bracco ha parlato degli studenti io- ha affermato Laura Amoretti del gruppo misto- parlo degli anziani. Gli studenti hanno al massimo i genitori che possono riportarli a casa ma gli anziani non possono perché saltano le corse e magari vivono nelle parti periferiche della città. Anche il Prefetto di Imperia ha voluto mettere di fronte tutti alle proprie responsabilità e anche io qui stasera sono a chiedere responsabilità per il trasporto pubblico locale. Sono per il servizio pubblico e desidero che rimanga pubblico ma è necessario uscire da questa situazione. Urge maggior impegno finanziario da parte dei Comuni e anche con la Regione Liguria la ripartizione del fondo nazionale per il TPL che penalizza la nostra provincia»
«La mobilità è un diritto fondamentale di tutti i cittadini- ha affermato Deborah Bellotti del PD- Non solo giovani ed anziani ma anche i cittadini diversamente abili che hanno bisogno di un servizio efficiente che altrimenti verrebbero tagliati fuori dalla vita cittadina. È una disuguaglianza sociale che non possiamo accettare. Bisogna garantire che nessuno venga esclusa dal muoversi sul territorio cittadino»
«Il problema di RT – replica l’assessore Gianmarco Oneglio– deriva dai tempi della ripartizione delle provincie ad Imperia alla quale hanno dato 10 milioni mentre a Genova e Spezia anche ne sono arrivati di più . Ad Imperia sono arrivati meno soldi per gestire il TPL . Arriviamo alle divisioni delle aree di Imperia: i presidenti della provincia all’epoca era erano Domenico Abbo (2019-2021) e prima ancora Fabio Natta e non mi pare che fossero esponenti del centro destra e nella Riviera Trasporti all’epoca c’erano Riccardo Giordano e Giovanni Barbagallo. In due anni Scajola, che gestisce la Provincia dal 2021, ha preso una società che era cotta. Riescono a trovare un accordo per salvare la RT ora fanno un piano industriale chiedendo una nuova ripartizione. Noi paghiamo di più per avere di meno. Nel discorso del piano industriale devono essere inseriti le chiamate per le zone meno raggiungibili».
«Si tratta di una pratica politica- ha sottolineato il consigliere Daniele Ciccione- che è da bocciare, in quanto volta semplicemente a puntare il dito contro il sindaco che è anche Presidente della Provincia. Si sarebbe potuta votare, se Sardi avesse per una volta rinunciato agli aspetti politici»
«Il Partito democratico ha amministrato questa provincia e RT e non ha prodotto niente- l’intervento di Andrea Landolfi– sì ci sono state responsabilità politica ed il PD ha contribuito al destino della Riviera Trasporti».
«Il tema dei trasporti è utile discuterne. Sappiamo che mancano 60 autisti e chi accede per la prima volta all’azienda vede un salario basso- l’intervento di Edoardo Verda– chi lavora sui mezzi della RT si trova anche di fronte all’aggressività di una parte dell’utenza a causa dei disservizi continui. Sulle responsabilità politica saremo sempre in disaccordo ed attribuirla al PD è disonestà intellettuale. Quello che possiamo fare con il Comune è poco che non risolverà la crisi. Diritto alla mobilità vuol dire diritto allo studio e diritto alla salute».