Imperia, più “decoro” per l’abbigliamento in consiglio comunale: la nuova proposta sul dress code
Antonello Motosso: «E’ vero che l’abito non fa il monaco ma il rispetto per chi ci ha votato passa anche dall’abbigliamento»
Imperia. Un abbigliamento più consono al rispetto “della dignità e del decoro” dell’Istituzione. Questo quanto richiesto nella proposta di delibera nel prossimo consiglio comunale di Imperia, dal consigliere Antonello Motosso di “Avanti con Scajola”.
Oggetto della proposta è l’articolo 11, comma 1 del regolamento del consiglio comunale di Imperia, che attualmente recita: «Disciplina dei consiglieri e delle consigliere. E’ fatto obbligo al Consigliere e alla Consigliera di presentarsi in abbigliamento decoroso e consono alla dignità del mandato ricevuto».
La proposta del consigliere Motosso è una integrazione al regolamento, che richiama la reprimenda dello scorso luglio quando, durante una seduta di consiglio comunale, il sindaco Claudio Scajola è intervenuto sul modo di presentarsi in aula e sulla necessità di un abbigliamento che fosse il più possibile consono allo stato dei luoghi.
«Le osservazioni non sono state sufficienti ed è quindi il momento di regolamentare la situazione. E’ vero che l’abito non fa il monaco ma il rispetto per chi ci ha votato passa anche dall’abbigliamento. Nella mia proposta di delibera è riportata una citazione relativa alle massime organizzazioni istituzionali, quali Camera e Senato della Repubblica, il cui codice di abbigliamento prevede espressamente giacca e cravatta per uomini» commenta il consigliere Motosso.
Dignità e decoro al centro della modifica del regolamento. «La parola “dignità” non si riferisce al fatto di essere degno o meno di qualcosa, ma deve essere letta come rispetto del mandato ricevuto da parte degli elettori, di chi è presente e di chi gravita attorno all’assise comunale. Per questo l’integrazione verterà sulla raccomandazione, per i consiglieri di sesso maschile, di indossare la giacca e preferibilmente, ma non obbligatoriamente la cravatta per tutta la durata della seduta» conclude il consigliere Motosso.