Imperia, i 22 personaggi dell’affresco nella sala consiliare ritrovano il proprio autore

19 ottobre 2024 | 18:44
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Imperia, i 22 personaggi dell’affresco nella sala consiliare ritrovano il proprio autore

Presentato il nuovo volume “Palazzo Comunale e dintorni”, a cura degli storici Maria Teresa Anfossi e Gianni De Moro

Imperia. I 22 personaggi dell’affresco posto nella sala consiliare di Imperia oggi ritrovano il proprio autore. La città di Imperia può vantare una storia significativa, che affonda le proprie radici nel passato degli undici antichi comuni fondatori e che il 21 ottobre 2023 ha celebrato il centenario della sua fondazione.

I personaggi celebri e più famosi di Imperia sono stati dipinto da Cesare Ferro Milone e dominano l’attuale aula del consiglio comunale, un tempo splendida e maestosa sala per ricevimenti, in cui oggi è stato presentato il nuovo volume “Palazzo Comunale e dintorni“, a cura degli storici Maria Teresa Anfossi e Gianni De Moro. Presente fra gli ospiti anche Francesco Ferro Milone, nipote dell’artista Cesare Ferro Milone, che ha offerto una testimonianza personale, tra ricordi famigliari e dettagli biografici sull’opera e l’artista, ricordando che suo padre Marco è raffigurato come uno dei tre bambini nell’affresco.

Il libro, frutto di un’attenta ricerca tra documenti storici e fotografici, ripercorre le tappe della costruzione della sede comunale, evidenziando gli eventi significativi dell’epoca e i successivi interventi di riqualificazione.
«Questo libro ripercorre la storia del nostro Palazzo Comunale, aiutandoci a riscoprire le radici del territorio e l’evoluzione della città, in particolare nel Centenario dell’unificazione. Il Palazzo Comunale non è soltanto un simbolo dell’amministrazione pubblica, ma un luogo che racchiude storie, tradizioni e il senso di appartenenza di tutti gli imperiesi. Ringrazio gli storici Maria Teresa Anfossi e Gianni De Moro per il grande lavoro di ricerca e documentazione, così come tutte le figure professionali che hanno contribuito alla riqualificazione e valorizzazione di questo importante patrimonio» ha dichiarato il sindaco Claudio Scajola.

Chi sono i personaggi dell’affresco? Bartolomeo Bossi (Porto Maurizio 1817 – Nizza 1890) esploratore e patriota; Raffaele Giannetti (Porto Maurizio 1837 – Genova 1915) pittore; Giuseppe Elia Benza (Porto Maurizio 1802 – Porto Maurizio 1890) patriota mazziniano e primo deputato al Parlamento Subalpino; il giovane Etolo scudiero di San Maurizio mitico santo cittadino martirizzato con la Legione Tebea ad Agaunum; San Maurizio a cavallo con in pugno lo stendardo dell’antico comune di Porto di cui fu patrono fin dalle origini; milite in armatura (con stendardi diversi alle spalle) identificabile, in base alle richieste della committenza, con il Marchese di Susa o con un fantastico «Maurizio Tagliaferro» di Clavesana, primi feudatari della zona; l’Abbadessa di Caramagna titolare di vassallaggio feudale concesso dai Marchesi di Torino nel 1028; Gregorio De Ferrari (Porto Maurizio 1647 – Genova 1726) pittore; uno dei Protettori del Banco di San Giorgio (il cui stendardo campeggia sullo sfondo); Francesco Garibbo (Porto Maurizio 1535 – Porto Maurizio 1615) sindaco della Comunità; Leonardo Casanova (Porto Maurizio 1676 – Roma 1751) frate francescano, predicatore e scrittore, santificato nel 1866 qui in un’errata versione iconografica che lo raffigura barbuto; Leonardo Massabò (Porto Maurizio 1812 – Porto Maurizio 1886) pittore e affreschista; «Il Principe Maurizio, figlio di Carlo Emanuele I° detto Principe di Oneglia» identificato anche come Amedeo III di Savoia; Gian Pietro Vieusseux (Oneglia 1779 – Firenze 1863) letterato e promotore di cultura; Andrea Doria (Oneglia 1466 – Genova 1560) uomo d’arme, ammiraglio e supremo riformatore della Repubblica di Genova; Edmondo De Amicis (Oneglia 1846 – Bordighera 1908) pubblicista e scrittore; Maria Pellegrina Amoretti (Oneglia 1756 – Oneglia 1787) giurista laureata all’università di Pavia; Emanuele Filiberto Duca di Savoia (con alle spalle stendardi con croce di Savoia e stemma della corona) acquisitore del feudo d’Oneglia nel 1576; armigero in elmo e corazza che regge stendardo con l’aquila dei Doria, signori di Oneglia dal 1298 al 1576; Giovan Battista Cuneo (Oneglia 1809 – Firenze 1875) patriota e giornalista; Agostino Delbecchi (Oneglia 1697 – Cagliari 1777) arcivescovo di Cagliari o figura simbolica della dominazione feudale vescovile albenganese; Manuel Belgrano (Buenos Aires 1770 – Buenos Ai-
res 1820) figlio di emigrati onegliesi, generale ed eroe dell’indipendenza argentina, raffigurato a ca-
vallo con vessillo argentino in pugno.