Imperia, caos in consiglio comunale, la replica del presidente del consiglio comunale Simone Vassallo: «A Bracco nessun bavaglio»

22 ottobre 2024 | 09:18
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«Non posso permettere che il consiglio comunale si trasformi in un circo»

Imperia.  «È una situazione spiacevole- ha spiegato il presidente del consiglio comunale Simone Vassallo al termine della seduta dopo che la Polizia Locale è intervenuta per scortare fuori dall’aula il consigliere Ivan Bracco del PD durante la discussione del dress code da adottare in consiglio- ma purtroppo doverosa perché quello che è successo in consiglio che mi auguro che ci sia rispetto dell’istituzione non in quanto Simone Vassallo ma in quanto presidente del consiglio per quello che riguarda l’aula consiliare. Come ho fatto con la consigliera Bozzano che ha fatto l’intervento prima del consigliere Bracco l’ho interrotta dicendogli di parlare dell’argomento che era in oggetto e quindi lei si è ravveduta e ha proseguito il suo intervento. La stessa cosa l’avrei fatta con il consigliere Bracco che invece ha voluto continuare a parlare manifestando anche il suo dissenso nel mio richiamo verbale fatto la prima volta, poi diventato ufficiale e poi la seconda volta che l’ho richiamato ho dovuto applicare quello che è il regolamento del consiglio comunale che prevede di far uscire un consigliere comunale. Al mio appello di uscire dall’aula consiliare il consigliere Bracco è voluto restare all’interno e a questo punto si è andati in fondo utilizzando lo strumento della polizia locale. Non è un bel gesto che sicuramente fà un presidente del consiglio anche perché per chi mi conosce, sanno che sono una persona che cerca sempre la mediazione, cerco di farlo nella miglior maniera possibile, ahimé a volte posso anche sbagliare io ma spesso e volentieri metto in condizione i consiglieri comunali di manifestare democraticamente il loro assenso e dissenso, quando viene chiesto un fatto personale e questo lo faccio anche nelle conferenze dei capigrupppo».

«A Bracco-prosegue Vassallo- non è stato messo nessun bavaglio, il mio appello era quello di attenersi a quello che prevedeva la modifica dell’articolo 11 del regolamento del consiglio comunale proposto dal consigliere Motosso. Lui parlava facendo una fotografia cittadina di tutto quello che poteva essere per lui una inefficienza da parte dell’amministrazione ritenendo superficiale eventualmente la modifica del regolamento ma faceva una fotografia di tutte le problematiche che non sono inerenti all’oggetto del consiglio comunale. Io dovendo mantenere l’ordine devo cercare nel limite del possibile  di far discutere quello che è l’argomento all’ordine del giorno senza far uscire troppo fuori tema. Ma il mio appello era quello di volerlo fare rientrare nel tema, lui ha manifestato, come ripeto il suo dissenso, anche in maniera molto incisiva continuando a parlare anche con il microfono spento, questo prevede ovviamente una bagarre in consiglio comunale e io non posso permettere che il consiglio comunale si trasformi in un circo, sia da parte della minoranza che della maggioranza perché ho ripreso anche un consigliere di maggioranza ed un assessore che ha usato dei termini impropri all’interno del consiglio comunale. Mi auguro che questo sia un gesto che termina in questa spiacevole situazione e che serva perché tutti, a partire dal sottoscritto, ritorniamo in un contesto di armonia e magari anche di condivisione. Questo è sicuramente il mio invito. Spesso vengo anche attaccato perché ovviamente il presidente del consiglio comunale deve essere una super partes, una parte neutrale e cerco di farlo nel miglior modo possibile, nonostante sia stato eletto dalla maggioranza  e sono stato eletto due volte ossia anche dal consiglio comunale. Sicuramente il mio lavoro sarà quello di cercare di essere ancora di più neutrale ma non posso confondere la democrazia con le bagarre e con il voler creare una scena assolutamente impropria per una sede istituzionale come il consiglio comunale».