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Imperia, caos in consiglio comunale, il consigliere Bracco portato fuori dall’aula dalla Polizia Locale

21 ottobre 2024 | 23:24
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Il sindaco Scajola: «In Parlamento, Camera, Senato, nelle Regioni, tutti indossano giacca e cravatta, in tutte le amministrazioni ci si presenta in maniera adeguata»

Imperia. La proposta di modifica del consigliere Antonello Motosso all’articolo 11 del regolamento del Consiglio Comunale introducendo l’obbligo di indossare giacca e cravatta  durante le sedute (approvata dal consiglio), ha acceso il dibattito tra i consiglieri sia di maggioranza che di minoranza ed è finita nel caos con il consigliere Ivan Bracco (PD) portato fuori dalla Polizia Locale durante il suo intervento su invito del Presidente del Consiglio Comunale Simone Vassallo.

«Il pubblico decoro sarà quando daremo un servizio ai cittadini» era intervenuto Bracco ma dopo il primo ammonimento del Presidente del consiglio comunale Simone Vassallo di non andare fuori tema, il consigliere del PD ha reagito urlando che intendeva proseguire con il suo intervento. Dalle urla ai fatti con la Polizia Locale che lo porta a forza fuori dall’aula.

«Non mi sono fermato- ha spiegato Bracco fuori dall’aula- perché in questo consiglio comunale manca la democrazia è stato portato questo ordine del giorno che è ridicolo della giacca e la cravatta quando l’amministrazione non vede i problemi reali della gente.  Ho un mandato di 4300 cittadini di Imperia che mi hanno mandato in consiglio comunale con i miei colleghi per portare avanti delle tematiche importanti per dare delle risposte sulla sanità, sui trasporti, sui ragazzi che non tornano a casa, su tutto quello che è che non funziona in questa città e noi ci perdiamo a vedere la giacca la cravatta di che colore è. Il Presidente del Consiglio nuovamente mi ha interrotto su un discorso che era legato proprio all’essere consoni di avere la giacca e la cravatta sui problemi della città. Io mi farò sempre portare fuori da con la forza pubblica perché io difendo quello che è il mio mandato: i cittadini mi hanno votato perché fossero la loro voce fosse portata in consiglio comunale e io non mi fermo non mi fermo perché questo è un mandato previsto dalla Costituzione».

«Io mi metterò la giacca e la cravatta- conclude Bracco- quando tutti le voci degli degli inascoltati saranno ascoltate a Imperia. Ci sono dei senzatetto che non sono assistiti da nessuno, i ragazzi dell’Isah che sono mesi mesi che stiamo lottando per avere una pensilina, la sanità non funziona i trasporti i ragazzi non riescono a tornare a casa e io rimango dentro un’aula per difendere questi diritti proprio su una mozione che ha una presa in giro per i cittadini più deboli. Ma che i cittadini si pongano delle domande da chi sono amministrati i farò portare sempre fuori per difendere quello che è, a mio parere, chi ci ha dato il consenso i diritti fondamentali della libertà e ella Costituzione».

«Mi dispiace che questa sera bisogna assistere a queste scene che non sono decorose nel luogo dove ci troviamo- ha commentato Andrea Landolfi– Non ci vedo niente di male nella mozione del consigliere Motosso e la scena che abbiamo visto prima è vergognosa ed è strumentalizzata la modifica del consigliere Motosso e ancora di più quando vedo una scena così da un esponente delle forze dell’ordine».

«Ci sono alcuni consiglieri che si presentano senza giacca- è intervenuto il sindaco Scajola- Motosso ha fatto questa mozione che io condivido. In Parlamento, Camera, Senato, nelle Regioni, tutti lo indossano. Ci sono continuamente i consigli comunali e facciamo un elenco di pratiche infinite. Ma può dire consigliera Bozzano che qui non si parla di cose serie. In tutte le Amministrazioni ci si presenta in maniera adeguata. È vero che l’abito non fa il monaco ma serve a dare decoro al luogo dove si sta e mi dovete spiegare sta caciara scoppiata nei confronti del presidente del consiglio comunale. Non si può rispondere al presidente del consiglio comunale “io continuo a parlare”. Proviamo da questo episodio bruttissimo a ricostruire un rapporto civile, disubbidire, farsi portare via dalla polizia locale, credo che abbiamo scritto una paginetta che rimarrà tra le storielle della città».

«Credo- è intervenuto il consigliere PD Edoardo Verda– che la dignità del ruolo non venga dimostrato dall’abbigliamento ma dalle scelte che si fanno e non certo con la cravatta. Un passaggio che ho trovato avvilente è il richiamo alla parità di genere quando si parla di abbigliamento nell’aula consigliare vista la gravità che il tema di genere  porta con sé con i femminicidi e non svilirlo con queste discussioni. Noi siamo contrari e non credo che i nostri colleghi dei consigli comunali sviliscano il loro ruolo perché non hanno giacca e cravatta. Cerchiamo di occuparci delle carenze di questa città».

«Mi scuso con i cittadini di Imperia- afferma Daniela Bozzano– perché non avrei mai voluto perdere tempo in quest’aula dove si decide il destino della città Imperia merita qualcosa in più piuttosto di parlare sull’abbigliamento dei consiglieri. In banca e negli uffici pubblici ormai ci si veste come si vuole. Siamo in consiglio comunale e non ad una sfilata di moda».

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