Imperia, al Palasalute inaugurata la Casa di Comunità: «Un altro mattone importante per la costruzione della sanità in provincia»
Direttore Generale di Asl1 Dott.sa Maria Elena Galbusera: «Andiamo avanti nel completamento delle altre Case di Comunità sul territorio: Ventimiglia, Sanremo, Taggia e Pieve di Teco, oltre a quella già operativa e sperimentale presente a Bordighera»
Imperia. Inaugurata questa mattina al pian terreno del Palasalute la nuova Casa di Comunità di Imperia: un nuovo modo di assistenza territoriale. Proprio il termine Casa di Comunità sta a significare che è la comunità stessa ad avere il compito ed il ruolo di dedicarsi ai temi della salute collettiva, in particolare di chi vive sul territorio. La Casa di Comunità metterà al centro la prevenzione, l’educazione e la promozione alla salute, oltre alle prese in carico di persone con fragilità, in particolare gli anziani al loro domicilio attraverso gli infermieri di comunità, l’assistenza domiciliare e le cure palliative: il tutto è la rappresentazione della cosiddetta medicina di prossimità.
Al suo interno ci saranno vari servizi di sanità territoriale: dai Medici di Medicina Generale che torneranno anche a fare della diagnostica, alle relazioni più strette con gli assistenti sociali, con gli infermieri di comunità, con gli specialisti delle cronicità (diabetologi, pneumologi, radiologi e neurologi) i quali maggiormente entrano in relazione con gli anziani e con le persone con fragilità. Sarà la sede anche della continuità assistenziale, ossia il luogo in cui si potrà dare assistenza h24 ai problemi della salute emergenti. E’ l’inizio di un percorso che nasce post Covid, grazie ai fondi del PNRR Missione 6 Sanità, per un cambio di assistenza che possa portare un nuovo modo di intendere l’assistenza territoriale.
«Quest’oggi – afferma il Direttore Generale di Asl1 Dott.sa Maria Elena Galbusera – mettiamo un altro importantissimo mattone per la costruzione della sanità territoriale in provincia di Imperia. I cittadini potranno accedere alla Casa di Comunità per soddisfare i loro bisogni di assistenza sanitaria e socio-sanitaria non urgente, una struttura sociosanitaria che funge da punto di riferimento per l’utenza e rappresenta, inoltre, il modello organizzativo dell’assistenza di prossimità per la popolazione di riferimento. La Casa di Comunità è un luogo di facile accesso dove la comunità di riferimento può trovare le risposte ai bisogni di salute ma anche spazio per progettualità partecipate. Tale approccio si realizza attraverso l’integrazione tra assistenza sanitaria e sociale per promuovere lo sviluppo di equipe multidisciplinari che si prendano carico della persona in modo olistico, utilizzando modelli di servizi per l’integrazione della rete professionale (MMG, IFoC, Specialisti, Assistenti Sociali e altre figure professionali), avvalendosi della valorizzazione di tutte le risorse della comunità nelle sue diverse forme attraverso la piena partecipazione dei diversi attori (Asl, Comuni, Terzo settore, associazioni e altri professionisti). Come Asl1 – conclude il DG Galbusera – siamo molto soddisfatti e andiamo avanti nel completamento delle altre Case di Comunità sul territorio come quelle di Ventimiglia, Sanremo, Taggia e Pieve di Teco, oltre a quella già operativa e sperimentale presente a Bordighera».
Alle parole del DG Galbusera fanno eco quelle del Presidente f.f. Di Regione Liguria Alessandro Piana: «La Casa della Comunità di Imperia è un presidio fondamentale per la medicina territoriale che rappresenta un passo concreto verso un sistema sanitario sempre più vicino alle persone e alle loro esigenze. Questa struttura, finanziata nell’ambito del PNRR, è un esempio tangibile di come la sanità possa evolvere, rispondendo alle sfide del presente e del futuro con un modello integrato e di prossimità. Abbiamo da oggi un luogo fisico facilmente accessibile, pensato per diventare un punto di riferimento per la comunità. Qui, i cittadini potranno trovare un sistema di assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale in grado di rispondere a esigenze diverse, grazie a servizi come ambulatori per malattie croniche, infermieristica di famiglia, assistenza domiciliare integrata e sostegno nei primi 1000 giorni di vita. È importante sottolineare anche la rapidità con cui si è arrivati a questo traguardo: il progetto esecutivo è stato approvato nel gennaio 2023 e oggi, in meno di due anni, siamo pronti a consegnare alla comunità una struttura moderna e ben attrezzata. I tempi celeri di progettazione e realizzazione dimostrano il grande impegno delle istituzioni e la volontà di offrire soluzioni concrete in tempi rapidi. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questo presidio, una risorsa preziosa per il territorio che contribuirà a migliorare la qualità della vita dei cittadini, garantendo un’assistenza capillare e di qualità»
«La Casa di Comunità era molto attesa- ha dichiarato l’assessore regionale Marco Scajola-è una risposta alle esigenze del territorio, molto c’è da fare e molto si dovrà fare per la sanità ma questa Casa della Comunità di Imperia è una risposta già a tante esigenze dei cittadini con prestazioni sanitarie importanti, vorrei anche sottolineare la presenza del CLIBAS è una realtà che abbiamo aperto la prima volta a Genova adesso portata ad Imperia e aiuta quelle persone, le famiglie con disabilità ad avere degli esperti, dei professionisti che possono ascoltare le loro esigenze sanitarie mediche cliniche ma anche sociali in generali, ad affrontare difficoltà e a superare ostacoli. Le Case di Comunità sono strategiche, sono fondamentali ed affiancheranno ospedali per quanto riguarda anche la gestione dei pazienti in difficoltà andando ad alleggerire i Pronto Soccorso che sono carichi da parte di molti utenti che non avendo molte alternative si recano nel Pronto Soccorso qua ci saranno anche i medici di famiglia. Un grande complesso, il primo qui ad Imperia ma in arrivo altri in provincia per aiutare le persone ad affrontare le difficoltà primarie nelle cure della sanità».
Nel dettaglio i servizi offerti dalla Casa di Comunità saranno:
- Punto unico di accesso(PUA) – CLIBAS (Centro dedicato al benessere ambientale e sociale delle persone con fragilità)
- Assistente sociale – integrazione socio sanitaria
- Ambulatorio di bassa complessità (presenza del medico di medicina generale con possibilità di prelievi – ecg – ecografia
- Ambulatorio infermieristico
- Specialistica correlata alle patologie a maggiore prevalenza – cronicità : cardiologia – neurologica – CDCD – diabetologia – pneumologia
- Infermiere di Famiglia o Comunità
- Assistenza domiciliare integrata
- Cure palliative per adulti e pediatriche
- Attività di sostegno ai primi 1000 giorni di vita: corsi di accompagnamento alla nascita, massaggio infantile, spazio mamma, incontri dalla culla ai primi passi, sostegno (ostetrico e pediatrico) all’allattamanto al seno ed allo sviluppo nei primi mesi di vita
- Attività di educazione e promozione della salute (stili di vita – diabete – obesità)
- Collegamento con COT