Elezioni regionali, Armando Biasi (Lega): «Se Piana in giunta, io sono pronto»

30 ottobre 2024 | 12:52
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Il sindaco di Vallecrosia è tornato in Comune: «Resto con i piedi per terra, al lavoro per la mia città come sempre»

Vallecrosia. Forte dei 2.433 voti raccolti in poco più di un mese di campagna elettorale, consapevole di aver raccolto le preferenze degli elettori moderati nell’estremo ponente ligure, Armando Biasi, sindaco di Vallecrosia e vice presidente della Provincia di Imperia, resta con i piedi per terra (e lo sottolinea più volte), ma è anche pronto a ricoprire un ruolo nella Regione guidata dal neoeletto presidente Marco Bucci.

«In primis voglio ringraziare tutti i cittadini che mi hanno dato la loro preferenza, riconoscendo il mi0 impegno  a livello comunale e territoriale, e la mia idea di rinnovamento», esordisce Biasi. «Quasi 2500 voti, in un mese e mezzo di campagna elettorale (da neofita della Lega, ndr) – aggiunge – Credo che sia un risultato eccezionale, quasi inverosimile anche per me, perché anche se ovviamente quando si fanno le campagne elettorali, si hanno importanti aspettative, poi bisogna anche ragionare con i numeri». E i numeri, conti alla mano, non erano di certo a suo favore, vista la scarsa affluenza degli elettori del Ponente e la forza di un candidato nella stessa lista, l’ex vice presidente Alessandro Piana, che da storico esponente del Carroccio aveva già dalla sua i voti del partito e con le 3.505 preferenze raccolte è risultato il leghista più votato in assoluto in Liguria.

Ora, con la prospettiva di un incarico in giunta a Piana, che per sei mesi ha retto il governo regionale dopo l’arresto per corruzione e le successive dimissioni dell’ex presidente Giovanni Toti, per Biasi si aprono diverse strade.

«Sono già vicepresidente della Provincia – spiega -, Sono sindaco della mia città. Bisogna capire se la mia persona, per lo sforzo che ha fatto, verrà considerata». Conti alla mano, la Lega, in provincia di Imperia, alle scorse elezioni europee si era fermata a poco più del 9 per cento. Alle regionali è salita a circa il 15. Un cinque per cento in più «ottenuto anche grazie al nostro voto civico», rimarca Biasi.

«Non mi monto la testa – aggiunge – Ma è ovvio che si stanno aprendo dei tavoli di riflessione. Io al momento resto in Comune a lavorare, perché ho delle responsabilità nei confronti dei miei cittadini. Se nelle prossime settimane emergeranno delle opportunità, parlo prevalentemente di possibili ruoli in provincia o altre dinamiche, farò le mie consultazioni con la mia maggioranza».

Essendo vice presidente della Provincia, non è escluso che possa, nel prossimo parlamentino provinciale possa salire di un gradino e assumere il ruolo ora ricoperto da Claudio Scajola. Un’ipotesi che non dispiace affatto al sindaco di Vallecrosia. Ma ci sono anche altre ipotesi. Qualora Alessandro Piana diventasse assessore, potrebbe infatti dimettersi dal ruolo di consigliere e questo porterebbe all’ingresso automatico di Armando Biasi, primo dei non eletti, nel consiglio regionale.

Un’ipotesi non troppo lontana dalla realtà, visto che lo stesso Edoardo Rixi, che in Liguria rappresenta la Lega, ha dichiarato nelle scorse ore che gli assessori della Lega dovranno dimettersi da consiglieri.

Non è nemmeno escluso, però, un ruolo da assessore esterno, affidato allo stesso Biasi. Anche perché il presidente Bucci non potrà non tenere conto dell’importante contributo alla riconferma del centrodestra in Liguria dato proprio dalla provincia di Imperia. «Se guardiamo i numeri – spiega il sindaco Biasi – La provincia di Imperia ha portato una differenza positiva di 16.000 voti, Genova circa 9.000 voti in negativo a favore della sinistra, mentre più o meno Spezia e Savona si compensano. Credo che, storicamente, la provincia d’Imperia fa vincere le regionali e a farlo non è un solo uomo, ma una coalizione di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e liste civiche che evidentemente hanno un modello amministrativo territoriale molto forte».

«Quindi – conclude – Credo che la provincia d’Imperia avrà necessariamente un ruolo di privilegio proprio legato a questa capacità di competenza e di risultati elettorali».