Due focolai di “Blu tongue” in provincia di Imperia

8 ottobre 2024 | 14:25
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Due focolai di “Blu tongue” in provincia di Imperia
Due focolai di “Blu tongue” in provincia di Imperia
Due focolai di “Blu tongue” in provincia di Imperia
Due focolai di “Blu tongue” in provincia di Imperia

Due gli ovini morti nell’Imperiese, un bovino in cura nella zona Intemelia

Imperia. E’ arrivata anche in provincia di Imperia la cosiddetta “Blu tongue“: la febbre catarrale che colpisce i piccoli ruminanti. Due i focali scoperti nell’Imperiese, che hanno interessato tre ovini, due dei quali sono morti, nella zona di Imperia e un bovino, attualmente in terapia, nell’Intemelio.

«Abbiamo scoperto questi due casi dalla denuncia dei rispettivi allevatori, che avevano rilevato una patologia clinica sui due capi – spiega la dottoressa Cristiana Tittarelli, direttore della Sanità animale di Asl 1. – Ci troviamo di fronte a una malattia virale non contagiosa trasmessa da un moscerino ematofago, il Culicoides, che si nutre di sangue, il quale si infetta dopo aver punto un animale contagiato e, sua volta, trasmette il virus pungendone uno sano».

La patologia determina una elevata mortalità soprattutto nelle pecore, come avvenuto a Imperia, dove due animali sono morti mentre uno si sta riprendendo. I due focolai risalgono alle ultime settimane, quello di Imperia, addirittura agli ultimi giorni, e la conferma arriva dall’istituto Zooprofilattico di Teramo, dove il campione viene inviato dallo stesso laboratorio di Torino, che compie un primo accertamento clinico.

E’ possibile la prevenzione? «Esiste una vaccinazione, facoltativa ed efficace – prosegue la dottoressa – ampiamente sperimentata anche nel resto dell’Europa, ma come in tutte le malattie di questo genere è molto importante la prevenzione, impendendo l’azione del vettore. Quindi, abbiamo trattamenti insetto repellenti sugli animali. Inoltre, è consigliato custodire gli animali al chiuso, durante la notte, perché il vettore agisce durante in quel frangente, utilizzando anche zanzariere a maglia fitta sulle finestre. E poi, bisogna utilizzare insetticidi ambientali ed eliminare i ristagni di acqua, dove gli insetti vanno deporre le uova».

La malattia non è trasmissibile all’uomo, anche a contatto con animali malati, ma colpisce i ruminanti domestici e selvatici, oltre a bovini e ovini, anche capre e camelidi come lama e alpaca. I capi malati vengono trattati con terapie antibiotiche antinfiammatori.

I sintomi della “Blu tongue” sono: febbre alta, scolo nasale, testa gonfia (edema della testa), congestione della mucosa della bocca e nei casi più gravi lingua ingrossata e cianotica, da qui il nome della malattia: “lingua blu”. La patologia comporta anche scarso appetito nell’animale e può provocare aborti negli animali o problemi locomotori. Nei casi più gravi causa anche la morte.