Crolla una palazzina a Buggio, il sindaco: «Lo Stato ci ha abbandonato, qui non c’è neanche il telefono»
Ora si lavora per riportare luce e gas al paese
Pigna. «Siamo in un Paese che ha abbandonato le aree interne. Viviamo in una situazione di disagio e abbandono completo. Non è una vergogna? Non abbiamo neanche il telefono. Come si fa a vivere oggi senza neanche la copertura telefonica? Questa notte non riuscivamo neanche a chiamare i soccorsi».
E’ infuriato Roberto Trutalli, sindaco di Pigna, che dalle 4 del mattino è accorso a Buggio, frazione che conta una sessantina di residenti, interessata dal crollo di un edificio alto cinque piani. Un crollo annunciato, come dice lo stesso primo cittadino, che negli anni ha firmato numerose ordinanze per la messa in sicurezza dell’immobile. «Fortunatamente è successo di notte, siamo stati fortunati, altrimenti ora dovremmo piangere qualche vittima», dice.
«Sono preoccupato – aggiunge – Oltre al crollo, sono state interessate tutta una serie di abitazioni che erano state oggetto di ordinanze dagli anni 50 ad arrivare al 2021, con l’ultima che ho firmato io. Siamo stati fortunati che non ci ha lasciato la vita nessuno, però il problema è che qui siamo senza telefonia mobile. Stamattina qui è stato un disastro. Non si riesce a comunicare, non è semplice. La telefonia fissa c’è e non c’è, ogni tre per due manca la luce perché i cavi dell’alta tensione passano nel bosco».
«E’ un abbandono completo e poi mi parlano di aree interne, ma non ne hanno vergogna?», prosegue Trutalli.
Negli anni scorsi, durante il suo primo mandato, il sindaco ha iniziato a lavorare per portare il wifi libero nelle piazze, in modo che i residenti possano almeno comunicare attraverso whatsapp. Per la fibra, il paese sta ancora aspettando.
Così come bisognerà attendere le prossime ore per capire come procedere. I vigili del fuoco stanno effettuando dei sopralluoghi per verificare quando e come spostare le macerie. Il rischio è che, durante le operazioni di rimozione delle pietre, crolli anche una parete rimasta al momento in piedi. Tra le priorità, c’è quella di riportare gas e luce alla frazione. Nel crollo è stato tranciato un cavo di Enel: tutto il paese è al buio. Mentre i vigili del fuoco, per ragioni di sicurezza, hanno staccato il gas, visto che una tubazione è stata danneggiata.
« Dobbiamo fare un bypass per il gas – spiega Roberto Trutalli – Perché stanotte si è tranciata la tubazione e poi dopo, nella speranza che si riesca a cinturare quella zona lì che è venuta giù, portare via tutto il materiale. Fortunatamente ci sono le imprese di qui, perché questo è un altro problema: sono tutti lavori che vanno in somma urgenza. Per cui il Comune non può fare neanche prevenzione, deve solo lavorare in emergenza. Questa è la cultura di un paese che ha abbandonato la prevenzione e fa tutto in somma urgenza. E’ uno scandalo».
Con la realizzazione del bypass si riuscirà, per lo meno, ad alimentare la parte alta della frazione, mentre per il restante territorio bisognerà portare delle bombole.
La paura, ora, è che ci siano altri edifici a rischio crollo. In particolare uno nell’abitato di Pigna, già oggetto di ordinanza da parte del sindaco. «Ho chiesto ai vigili del fuoco di controllare, da parte nostra, come amministrazione, abbiamo già fatto ordinanze – spiega – Se viene giù quella, siamo finiti».