Consorzio irriguo di Cipressa e Costarainera, Rivieracqua resta fuori

7 ottobre 2024 | 11:39
Share0

Rimandata la “presa del consorzio” ordinata dal presidente Claudio Scajola

San Lorenzo al Mare. Rivieracqua è rimasta fuori dai cancelli del consorzio irriguo di Cipressa e Costarainera. Il tentativo di entrare in possesso dei beni del consorzio è fallito e non è bastata la presenza della polizia provinciale, mandata dal presidente della provincia di Imperia, Claudio Scajola, che aveva ordinato l’acquisizione del consorzio.

Stamani, nei locali di San Lorenzo al Mare dove ha sede il consorzio, era prevista ed è scattata l’acquisizione con l’impiego della forza pubblica, da parte di Rivieracqua – gestore unico del ciclo integrato delle acque in provincia di Imperia – degli impianti in mano al Consorzio irriguo e potabile Cipressa e Costarainera.

Ma dopo oltre due ore di trattative, verso le 11,30, la polizia provinciale ha fatto marcia indietro.
«Ha prevalso il buon senso – afferma l’avvocato Giancarlo Giordano, che assieme al collega Claudio Pesce assiste il presiedete del Consorzio, Giovanni Battista Martini -. Preso atto, che non c’era la volontà del presidente del consorzio di consentire l’accesso al personale di Rivieracqua, senza opporsi alla forza pubblica, al momento è stato deciso di soprassedere e stiamo stati informati, in via un ufficiale, di un in contro in programma per domani».

A mettersi di mezzo, tra la forza pubblica e il presidente del consorzio, è stato il candidato a presidente di Regione Liguria Andrea Orlando, che ha sottolineato come la polizia provinciale non avesse in mano nessun provvedimento per accedere a una proprietà privata: «Credo che quando si arrivi a questi punti la politica ha fallito, il confronto democratico è insufficiente e si crea un grave precedente perché chiunque, in modo arbitrario, da domani potrà aggredire i beni di privati cittadini senza averne titolo. Credo che sia un grave errore che si sta commettendo e si sta molto sottovalutando».

Se la “presa del consorzio” sembra essere solo rimandata, da parte dell’ente si preannuncia un ricorso in via d’urgenza al Tar della Liguria. Il consorzio, infatti, reclama il mancato pagamento di circa 800mila euro da parte di Rivieracqua.