Consiglio comunale a Imperia, Pd: «Un piccolo teatro degli orrori”
«Regolamento interpretato a piacimento dalla maggioranza per ostacolare il dibattito e soffocare il confronto»
Imperia. «Esprimiamo profonda preoccupazione per lo svolgimento del consiglio comunale di ieri, che si è rivelato un vero e proprio “piccolo teatro degli orrori”. In un contesto che dovrebbe essere il simbolo della partecipazione democratica e del confronto costruttivo, abbiamo assistito invece a un uso strumentale e arbitrario del regolamento del consiglio comunale, interpretato a piacimento dalla maggioranza per ostacolare il dibattito e soffocare il confronto». Lo dichiara il capogruppo del gruppo consigliare del Partito Democratico.
«Ancor più grave, gli interventi della maggioranza, per lo più privi di solide argomentazioni, si sono concentrati nel dipingere la minoranza come un’opposizione preconcetta e sterile, etichettandola costantemente come “la minoranza del NO”. Questa narrazione distorta non solo travisa il ruolo fondamentale della minoranza, che è quello di vigilare e proporre soluzioni alternative per il bene della comunità, ma dimostra anche una totale mancanza di rispetto per il pluralismo democratico.
A peggiorare ulteriormente la situazione è stata la decisione del sindaco, della giunta e dei consiglieri di maggioranza di lasciare l’aula, causando così la mancanza del numero legale e impedendo la discussione di una questione di estrema rilevanza come il trasporto pubblico locale. Un tema di vitale importanza per la vita dei cittadini, che soffrono quotidianamente di cancellazioni di corse, ritardi e sovraffollamento, problemi che affliggono il servizio fornito da Riviera Trasporti. Ignorare o posticipare il dibattito su una questione così cruciale, rappresenta un atteggiamento irresponsabile e dimostra scarso rispetto nei confronti dei cittadini.
È inaccettabile che una pratica così importante venga abbandonata proprio da chi dovrebbe garantirne la trattazione. Parlare di trasporto pubblico è fondamentale per le fasce più deboli della nostra società: gli anziani, gli studenti, i disabili, i lavoratori e chi vive nelle frazioni e nelle aree più isolate, che dipendono totalmente da un servizio pubblico funzionante. La mobilità è un diritto, e quando questo diritto viene compromesso, si crea una disuguaglianza inaccettabile all’interno della comunità.
Come Partito Democratico condanniamo fermamente questo comportamento e chiediamo che venga ripristinato il corretto funzionamento del consiglio comunale, dove il regolamento venga applicato con equità e i toni restino all’interno dei limiti del rispetto reciproco. È dovere di chi amministra la città garantire un confronto serio, trasparente e rispettoso, nell’interesse di tutta la comunità».