Bonus affitti, la giunta Mager fronteggia il taglio dei contributi regionali e statali
Da Genova stanziati 330 mila euro in meno rispetto al 2023. Si alza la soglia del canone annuo, mentre il limite Isee viene fissato a 20 mila euro
Sanremo. Questa mattina la giunta della Città dei fiori, guidata dal sindaco Alessandro Mager, ha deliberato un importante stanziamento straordinario per il ‘Fondo sociale affitti’ municipale. La decisione, presa su proposta dall’assessore al Sociale, Fulvio Fellegara, si è resa necessaria a causa della significativa riduzione delle risorse assegnate quest’anno dalla Regione Liguria e della mancata previsione di idonei fondi statali di competenza del ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Infatti, nella delibera odierna viene sottolineato come il fondo comunale, senza l’intervento straordinario della giunta Mager, avrebbe subito una riduzione drastica nella sua capacità di sostenere le famiglie in difficoltà. “Considerata l’esiguità delle risorse assegnate da Regione”, si legge nel documento, la giunta municipale ha potenziato il fondo con ulteriori 280 mila euro di fondi propri dell’ente locale, per soddisfare le necessità del territorio, stimate in almeno 280 mila euro nel 2023.
Lo scorso anno, Palazzo Bellevue aveva ricevuto 431 mila euro da Regione Liguria, risorse che avevano permesso di sostenere 792 famiglie, con contributi compresi tra 300 e 2800 euro ciascuno. Quest’anno, la cifra assegnata da Genova è scesa drasticamente a soli 98 mila euro, mettendo a rischio la possibilità di continuare a garantire questo fondamentale supporto per i meno abbienti. Grazie al nuovo stanziamento della giunta Mager, il Fondo sociale affitti 2024 potrà contare su un totale di 378 mila euro. Tra le novità previste per il bando di prossima pubblicazione, è stato deciso di innalzare il canone massimo di accesso al contributo fino a 8400 euro, in linea con il costo medio degli affitti a Sanremo e con il tetto imposto dalla Regione, e di aggiornare il limite Isee per l’accesso al contributo a 20 mila euro annui, mentre prima era fissato a 16.700 euro per il periodo Covid.