Armando Biasi: «Bucci il mio capitano. Noi sindaci, vicini alla gente, abbiamo una marcia in più»

4 ottobre 2024 | 18:56
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Il sindaco di Vallecrosia: «Per amministrare servono studio, serietà e competenze che si hanno solo lavorando sul campo»

Sanremo. Unico sindaco della provincia di Imperia candidato alla carica di consigliere regionale, Armando Biasi (sindaco di Vallecrosia e vice presidente della Provincia di Imperia) è l’ospite di oggi dello spazio interviste di Riviera24.it.

Un’esperienza più che ventennale come amministratore comunale, da sempre di orientamento politico di centrodestra, Biasi dopo undici anni da civico si è tesserato nella Lega per correre alla tornata elettorale dei prossimi 27 e 28 ottobre a sostegno del candidato presidente Marco Bucci, sindaco anch’egli, ma del capoluogo di Regione.

«La mia candidatura nasce perché a livello regionale e nazionale è stata fatta un’intelligente riflessione che ha portato a far candidare presidente della nostra regione un sindaco – spiega Biasi -. Si è quindi andati a cercare sul territorio provinciale, nelle varie province di Imperia, Savona, ecc, quelli che in questo momento sono rappresentativi delle istanze dei cittadini». Tra questi è stato scelto proprio il primo cittadino di Vallecrosia.

«Spesso sentiamo dire dagli elettori che non hanno più voglia di andare a votare perché credono che non cambi mai nulla – aggiunge – E soprattutto vedono troppo distanti coloro i quali dovrebbero risolvere i loro problemi. Sono l’unico sindaco presente tra le varie liste dell’Imperiese. Ho l’onore di ricoprire lo stesso ruolo dell’amico Bucci, che ha dimostrato come il fare, il rispondere costantemente alle istanze dei cittadini, oggi faccia la differenza. Per questo, con orgoglio, ho deciso di candidarmi, di mettermi al servizio dei cittadini».

Il ruolo del sindaco, a differenza di chi ricopre incarichi che i cittadini sentono più distanti, è infatti centrale in una comunità. Lo spiega sempre Biasi: «Noi siamo sul territorio in prima persona: i cittadini ci tirano per la giacca, ci chiedono delle informazioni, hanno da noi delle risposte che non sempre sono positive, ma che vengono comunque motivate». «Proprio l’altro ieri il sindaco Bucci, che spero che sia il nostro futuro presidente della regione Liguria, ha lanciato il “patto dei sindaci” – aggiunge  sull’argomento -. Quindi sicuramente mi trovo al posto giusto, nel momento giusto, per rappresentare il nostro ponente Liguria».

Su cosa porterà in Regione nel caso venisse eletto, Biasi non ha dubbi: l’esperienza maturata nel tempo. «In sei anni da sindaco ho vinto, insieme a una squadra, circa 90 bandi – risponde -. Sono stato eletto sindaco tre volte nella mia città, ma prima ho fatto un percorso, diciamo, lineare: insomma, la pagnotta me la sono guadagnata. Sono stato eletto consigliere comunale a 21 anni, poi assessore a 25, vice sindaco e sindaco. Sono stato anche in opposizione, quindi ho maturato questa capacità di ascolto nei confronti dei cittadini».

Fondamentale anche lo studio: «Vedo troppo spesso persone che si candidano come se andassero a “Uomini e donne” – scherza – Non basta mettere la foto sui manifesti, bisogna dimostrare ai cittadini serietà e competenza. Cose che si guadagnano pian piano lavorando. 
Tendenzialmente studio sempre due leggi a settimana perché quando poi mi confronto con i miei funzionari o i funzionari regionali o provinciali devo essere all’altezza di poter reggere il discorso. 
Non a caso sono molto stimato soprattutto dai dirigenti siano essi comunali, provinciali che regionali».

Vallecrosia come modello. «Il mio modello è quello di Vallecrosia: studiare, presentare delle pratiche e risolvere i problemi. 
Nella nostra provincia, soprattuto nella zona da Sanremo a Ventimiglia, per troppo tempo non sono stati abbastanza ascoltati i bisogni dei cittadini. Quindi con la stessa visione, abnegazione, passione di ascolto per le persone che ho messo nella mia città, credo che posso sicuramente essere un punto di riferimento anche in Regione».

I temi. In primis viabilità e infrastrutture. «Troppe volte noi, sia per ciò che riguarda l’autostrada che la nostra Aurelia, spesso dobbiamo quotidianamente, chi per lavoro, chi per necessità, fare code molto lunghe.

 
Da due anni, insieme al sindaco Di Muro ed altri sindaci, ci stiamo battendo per l’Aurelia bis. Perché sì, ve lo confermo, i sindaci combattono per l’interesse dei cittadini. Abbiamo combattuto per ottenere il tracciato da Ventimiglia a Bordighera, che poi prosegua da Ospedaletti a Sanremo e quindi ricongiunga questa arteria fondamentale per il bisogno e la crescita di questi territori. Ci siamo riusciti anche soprattutto grazie al vice ministro Edoardo Rixi. Arriveranno come primo lotto funzionale 220 milioni di euro».

Piste ciclabili. «Un altro tema importante, che abbraccia turismo e ambiente, è il completamento delle piste ciclabili. Sanremo è stata pioniera dell’idea di riconvertire i binari ferroviari in ciclo-pedonali: è stata una scommessa vincente. 
Se noi riusciamo, e dobbiamo impegnarci proprio in Regione, con il Fondo Strategico, con l’Interreg, con l’EDUMOB e soprattutto con il Fondo Tirrenica, a collegare realmente tutta la provincia raggiungendo anche la Francia, grazie a quest’opera pubblica fondamentale potremo assistere a una crescita non soltanto turistico-culturale, ma anche ambientale».

Lavoro e sociale. «Terzo aspetto, non da poco, è quello della creazione di posti di lavoro. 
Chi fa il sindaco sa quanto i servizi sociali incidano nei bilanci dei Comuni. 
Chi non ha un lavoro, non ha un reddito, è in difficoltà. 
 Quindi, dobbiamo da una parte essere bravi a creare opportunità per gli imprenditori che hanno voglia di creare sviluppo ma si trovano rallentati da aspetti burocratici, spesso gestiti da persone che non conoscono le normative. Dall’altra bisogna investire nell’edilizia sociale. Troppo spesso i miei concittadini e altre persone lamentano la mancanza le case.

 
Da troppo tempo non vengono realizzati alloggi sociali. Si tratta di un argomento di carattere puntuale: quando a una persona si risolve il  problema abitativo e il problema del lavoro i costi dei servizi sociali si ridurranno».

Concludendo, Armando Biasi dichiara: «Ringrazio il viceministro Rixi che ha capito quanto era importante per i sindaci o per i civici, che trasversalmente hanno sempre fatto una buona amministrazione, essere iscritti a un partito. 
Erano 11 anni che non mi tesseravo: mi sono avvicinato e ho accettato questo percorso con la Lega per un motivo fondamentale: quello del fare squadra.

 In questo momento, sia gli amministratori in carica che tantissimi amministratori del passato, magari dimenticati, siano energie per il territorio, esperienze per la politica e soprattutto competenze«.

L’importanza della squadra. «Questa campagna elettorale la sto affrontando sul tema di una cultura moderata, di una cultura della buona politica, di una cultura che non c’è mai un uomo solo al comando. Diciamo che esperienze di uomini soli al comando le abbiamo già viste e a volte non sono state così efficaci.

 Probabilmente è la mia cultura calcistica che mi ha insegnato che se anche gioco attaccante, se l’ala destra non mi crossa il pallone, il portiere non para, la partita la perdo lo stesso. Per questo l’impegno che sto portando avanti è quello di coinvolgere tutte quelle energie territoriali che vanno da Ventimiglia a Cervo, per far comprendere che la possibilità di un’alternativa progettuale, che parte dal territorio per il territorio, può diventare poi la risposta alle tematiche sollevate dai cittadini, delle imprese, degli stessi amministratori, che possono trovare in me il punto di riferimento di chi ha già vissuto l’esperienza da quella parte, che è quella del sindaco, come e nella stessa maniera del sindaco Bucci.

 Vedo nel sindaco Bucci il mio capitano e devo dire che da sempre posso fare dei cross perfetti, da buona ala destra».