Appello per il recupero degli spazi pubblici di San Martino, l’Acli solleva il caso
Degrado e incuria hanno condannato i giardinetti della zona popolare. Il magazzino del Comune è nel caos
Sanremo. «L’amministrazione comunale coinvolga i residenti di San Martino nella scelta su come investire gli oneri di urbanizzazione derivanti dalla trasformazione in supermercato del deposito della Riviera Trasporti». A lanciare l’appello è il presidente dell’Acli San Martino, Flavio Di Malta, fresco di rielezione alla guida dell’associazione di promozione sociale, che a Sanremo conta un centinaio di iscritti. Di Malta denuncia le condizioni di abbandono di diversi spazi pubblici situati tra le palazzine popolari e quelle dell’edilizia convenzionata, in via Lamarmora, come il parcheggio dissestato, un’area giochi ormai inutilizzabile, e un campetto sportivo che, dopo ogni pioggia, si trasforma in un’enorme pozzanghera.
Questi spazi, localizzati tra alcuni dei palazzi più densamente abitati della Città dei fiori, mostrano un netto contrasto nella manutenzione. Mentre i complessi di edilizia convenzionata sono ben curati, con giardini rigogliosi mantenuti dai privati, le strutture popolari versano in condizioni decisamente peggiori. Ad aggrevare la situazione, l’altro ieri, il Comune ha disposto la chiusura del secondo giardinetto del quartiere, considerato pericoloso per la pubblica incolumità.
Sempre nella stessa area è presente anche un magazzino dell’ufficio Viabilità del Comune, dove materiali di vario genere, come la segnaletica stradale, vengono stoccati in modo disordinato, aumentando la percezione di degrado tra gli abitanti del posto. Di Malta suggerisce che questi locali vengano recuperati e assegnati ad associazioni locali, come la stessa Acli, che attualmente rischia lo sfratto dalla sede di via Vesco. La bocciofila sulla ciclabile dovrà trasferirsi per permettere la realizzazione della strada che collegherà via Gavagnin a via Vesco, così come previsto dalla convenzione siglata tra Comune e Portosole. Di Malta si rivolge direttamente alla giunta Mager affinché, oltre agli oneri di urbanizzazione già impegnati per il nuovo Eurospin, si apra un confronto con i residenti del quartiere per la destinazione del gettito che scaturirà dalla valorizzazione del deposito di Rt, ceduto all’asta al gruppo Dimar. «È necessario decidere insieme quali siano le priorità reali per questa zona», – conclude il presidente Acli -.