Annonario fantasma

14 ottobre 2024 | 10:55
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Annonario fantasma

Concessioni in scadenza e bar con le quattro frecce. Ora c’è anche chi prova a vendere il banco

Sanremo. Il mercato coperto di Sanremo sembra aver preso parte a una lunga partita contro il tempo, una partita che, a giudicare dallo stato attuale delle cose, sta chiaramente perdendo. Nonostante la ristrutturazione straordinaria del 2019, l’Annonario di piazza Eroi è rimasto intrappolato in una sorta di limbo, dove i buoni propositi di rilancio si scontrano con una realtà fatta di oltre una decina di banchi vuoti e un punto bar che, a dispetto di ogni promessa, resta chiuso, fermo con le quattro frecce.

Tra i banchi deserti di uno dei luoghi più frequentati dai residenti e dai turisti francesi, non manca chi ha deciso di adattarsi. Alcuni concessionari usano i loro box come magazzini, altri come parcheggio per biciclette. Della merce esposta e del commercio che ci si aspetterebbe di trovare qui, neanche l’ombra. Certo, non funge da incentivo all’iniziativa imprenditoriale, il canone irrisorio che i titolari delle concessioni versano annualmente al Comune (si parla di meno di un migliaio di euro all’anno, in media). Molti preferiscono attendere di incontrare chi ha veramente bisogno di lavorare, per affittargli un bene ricevuto in custodia dall’ente locale. All’Annonario di piazza Eroi c’è anche chi prova l’azzardo, tentando di vendere la Fontana di Trevi, per usare un eufemismo. Infatti, sono spuntati i cartelli “vendesi” box. Pratica illegittima, essendo lo spazio gentilmente concesso dal municipio, non di certo in proprietà.

A peggiorare il quadro, c’è la questione del punto bar. Assegnato sulla carta già a luglio al presidente di Confesercenti, Mimmo Alessi, storico commerciante del mercato, il bar è ancora ben lontano dall’aprire i battenti. Il motivo? Manca la determina per l’assegnazione definitiva. Nel frattempo, il dirigente alle Attività Produttive è cambiato: l’architetto Linga Peruggi ha passato il testimone a Rita Cuffini, e così il mercato attende, ancora una volta, il prossimo capitolo di questa infinita saga burocratica. Il tempo stringe, però: le concessioni comunali scadranno nel 2025, e Palazzo Bellevue dovrà riassegnarle tramite gara pubblica, in ossequio alla direttiva europea Bolkestein, la stessa che sta togliendo il sonno ai balneari. «Il tema delle concessioni è all’attenzione dell’Amministrazione comunale. Vogliamo fare uno studio approfondito per migliorare la qualità del mercato e del lavoro», –  ha dichiarato l’assessore al Commercio, Lucia Artusi.