Il caso

Villa Vista Lieta, eppur si muove fotogallery

Torna sui tavoli del Comune e del Demanio il recupero dell'antica residenza di corso Inglesi

Sanremo. “Eppur si muove”, esclamerebbe forse Galileo, osservando la vicenda di Villa Vista Lieta, il gioiello architettonico in corso Inglesi a Sanremo. Solo un anno e mezzo fa, il 23 febbraio 2023, si assisteva al grandioso annuncio: Villa Vista Lieta riapriva le sue porte alla presenza delle autorità civili e militari, a fronte di grandi progetti di recupero e un futuro sicuramente raggiante. La nuova concessione di 30 anni alla AM Costruzioni srl dei fratelli Marco e Aniello Ascione sembrava finalmente l’alba di una nuova era per la storica residenza donata prima del ’45 dalla signora Ogle Boyd al Duce, che l’aveva destinata a casa di riposo per ufficiali pensionati senza famiglia. E invece? Dopo tanto clamore, la situazione è in una pacifica stagnazione.

Gli annunci di investimenti milionari hanno per ora trovato più spazio nei verbali delle riunioni che nei cantieri. Solo qualche settimana fa, si è tornati a parlare del progetto, con un incontro tra tecnici avvenuto nell’ufficio del dirigente del settore Urbanistica di Palazzo Bellevue, Gian Battista Miceli, per valutare l’idea di massima di sviluppo. Sembra che Villa Vista Lieta possa ospitare, un giorno, una residenza per anziani con una ventina di posti letto situati nel blocco a sud e camere per i parenti dei degenti nel complesso principale. Ma c’è un problema: la riqualificazione dei locali a destinazione ricettiva e la realizzazione delle due nuove serre botaniche a scopo didattico, devono sottostare all’approvazione di una variante urbanistica. La quale non può prescindere da una valutazione di pubblico interesse. L’obiettivo dell’assessore ai Lavori pubblici, Massimo Donzella, è ottenere garanzie per la creazione nella zona di marciapiedi, oggi assenti. Per farlo, potrebbe essere necessario agire sul muro di contenimento di corso Inglesi.

Nel frattempo, in questo anno e mezzo di “vacanza”, sono cambiati i responsabili dell’Agenzia del Demanio e della Soprintendenza alle Belle Arti di Imperia, e questo porta con sé la necessità di un ripassino tra proprietà e nuovi vertici per riallinearsi sugli obiettivi e comprendere i margini di azione possibili, in un perimetro soggetto a importanti vincoli architettonici. Nel frattempo, i fratelli Ascione non si sono certo fermati del tutto: sono impegnati in un altro progetto di riqualificazione, quello dell’ex Hotel Eden alla Foce, destinato a diventare un albergo a 4 stelle. Qui, almeno, qualcosa si muove davvero: è in corso lo scavo per la realizzazione dell’autorimessa, sopra la quale sorgerà una piscina. Tra i progetti futuri, c’è anche lo spostamento dell’ingresso principale e l’allargamento del primo tratto di strada Solaro. L’obiettivo? Farsi trovare pronti per la prossima estate.

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