Villa Sultana in rovina, Boeri: «Problema mai affrontato seriamente»

13 settembre 2024 | 09:57
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Villa Sultana in rovina, Boeri: «Problema mai affrontato seriamente»

Il consigliere di minoranza replica alle parole del sindaco Cimiotti che ieri ha effettuato un sopralluogo all’ex Casinò

Ospedaletti. L’incresciosa vicenda di Villa Sultana, ex Casinò oramai abbandonato e in stato di degrado, continua a essere in continua evoluzione. Ecco, a tal proposito, quanto affermato dal consigliere di minoranza Giorgio Boeri in relazione alle recenti dichiarazioni fatte dal sindaco Daniele Cimiotti.

«Buongiorno a tutti gli ospedalettesi, e agli amici di Ospedaletti. Leggo oggi su Riviera24 le dichiarazioni del sindaco sullo stato dell’immobile di Villa La Sultana ex primo Casinò d’Italia. Non è un mistero che la mia opinione di ospedalettese e candidato sindaco sul tema sia fortemente critica, considerato il Casinò come valore storico, ma anche come problema mai affrontato veramente e seriamente da molte, se non tutte, le amministrazioni precedenti. Cerchiamo di analizzare le nemmeno tanto nascoste ragioni per cui il sindaco si è impegnato precedentemente, esponendosi sul tema con proposte poco sostenibili e per niente convenienti per la comunità, come la famosa permuta con l’immobile Piccadilly per poi realizzare la nuova casa Comunale nell’immobile prestigioso. Sicuramente, confermo la mia contrarietà a un’operazione di permuta immobiliare del genere, poiché ritengo che gli aspetti di responsabilità da parte della società attualmente proprietaria vadano rilevati con ulteriori e ferme ordinanze sindacali, anche con sequestro cautelare, per richiamare e obbligare secondo legge la proprietà alla tutela di un bene storico quale è la Villa Sultana, risanando lo stato di fatto originario. Pena, la sottrazione ed esproprio a favore del nostro paese. Le azioni del sindaco degli anni scorsi sembra siano state motivate unicamente dalla proposta avanzata dalla società proprietaria che proponeva una permuta nei modi che tutti sappiamo: Piccadilly e un importo a conguaglio contro La Villa Sultana, con tutti i grandi problemi di cui patisce trasferiti a carico nostro. Direi che si è perso troppo tempo.»

A seguire, il consigliere ha aggiunto: «Non credo che un’operazione del genere sia conveniente per noi ospedalettesi, ovvero è conveniente, ma soltanto (e molto), per la società proponente che si toglierebbe un grossissimo problema che, per sanarlo, costerebbe milioni di euro, mentre con soli due milioni avrebbe una struttura come il Piccadilly, sì da rifare, ma non vincolata come il Casinò, che vale molto di più commercialmente parlando, e che sembra addirittura potrebbe usufruire di permesso di edificare nuova cubatura elevando o spostando dei volumi, aggiungendo valore. Ora, non vorrei che l’amara constatazione di cui il primo cittadino ha preso atto dopo il sopralluogo, ovvero che i lavori promessi per cercare di proteggere il salvabile (ben poco rimasto rispetto ai tempi passati) non siano stati realizzati, e ciò dovrebbe fargli capire quanto sia poco affidabile la proprietà proponente. Dicevo, non vorrei che in seguito alla suddetta constatazione dello stato dell’immobile ci fosse motivo per accelerare le pratiche della permuta con qualche concessione aggiuntiva come lascia ventilare, dicendo che “se l’operazione non dovesse concludersi potrebbe tornare di attualità la vendita all’asta dell’attuale sede della Polizia Municipale, allo scopo (udite, udite) di recuperare fondi da destinare alla salvaguardia e valorizzazione dell’ex Casinò. Prima che sia troppo tardi.”
Ma ci rendiamo conto di cosa sta proponendo il sindaco? Vendiamo il Piccadilly per poi investire i fondi del ricavato nel Casinò! Ma cos’è, una partita di giro per fare la stessa cosa? Non faccio la permuta, ma vendo all’asta il Piccadilly per risanare il Casinò. E chissà chi si aggiudicherà l’asta? Indovinate un po’? Magari la stessa società o qualche correlata ad hoc? Per poi prendere i soldi e investirli nel Casinò? E a quale titolo se non siamo proprietari? Ce lo regalano? Cosa cambia? E ancora: potrebbe il sindaco dirci di quale futuro parla? “In futuro sarebbe bello poterla rendere visitabile…”, futuro prossimo o remoto? Io credo che per metterla in sicurezza ci vorrebbero già molti soldi e chissà quanti anni, figuriamoci per riportarla agli antichi splendori. A spese di chi? Solo con un intervento pubblico magari in partenariato con il privato tipo un mecenate modello Della Valle si potrà intervenire seriamente. Nel mio programma, invece, ho affrontato il tema di quella bellissima struttura storica che era il Casinò, partendo dalla considerazione che vada espropriato con molte ragioni tutte evidenti e giustificate, che il recupero vada finanziato con denaro pubblico (vedi il pnrr che forse non sarà disponibile a causa delle tempistiche e perse occasioni) o dal Ministero dei Beni Culturali e/o della Sovrintendenza (che sono la stessa cosa). Quindi, proponendo una progettazione per ristrutturazione e recupero della parte storica anteriore con annesso, sul retro, un teatro/palazzo congressi con servizi, un bellissimo parco e un grande parcheggio interrato ecc. ecc. Con una struttura così, storica e all’avanguardia, tutta la Liguria e anche altre regioni ci invidierebbero e, rappresenterebbe il fulcro turistico per la contestuale rinascita del nostro bel paese che è Ospedaletti. Chissà, si potrebbe chiedere a Renzo Piano… è ligure».