Ponente precario

23 settembre 2024 | 10:37
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Ponente precario

Nel primo semestre 2024 solo il 9,4% dei nuovi contratti è a tempo indeterminato. Cala l’occupazione: in picchiata apprendistati e interinali

Imperia. Il primo semestre del 2024 ha confermato una tendenza preoccupante per il mercato del lavoro nella provincia di Imperia: la stragrande maggioranza dei nuovi contratti è a tempo determinato. Secondo i dati dell’Ufficio economico della Cgil Liguria, soltanto il 9,4% dei nuovi contratti attivati nel settore privato è stato a tempo indeterminato, mentre il restante 90,6% ha riguardato forme di lavoro precario, come contratti a termine, stagionali o di somministrazione. Questo scenario conferma la fragilità strutturale del mercato del lavoro nel Ponente ligure, dove la stabilità occupazionale resta un traguardo lontano per molti lavoratori.

In Liguria, la media dei contratti a tempo indeterminato attivati nel primo semestre dell’anno in corso si attesta all’11,7%, con Genova in cima alla classifica regionale al 13,5%. Imperia, invece, si distingue per una delle percentuali più basse, seguita da La Spezia (11,0%) e Savona (9,0%). Uno degli aspetti più significativi emersi dall’analisi del primo sindacato italiano, riguarda l’incidenza dei contratti stagionali. Nella provincia di Imperia, ben il 29,9% dei nuovi contratti riguarda lavori legati alla stagionalità (tra i più richiesti i camerieri), un dato superiore alla media regionale del 19,6%. Questo riflette l’economia fortemente legata al turismo e all’agricoltura della zona, settori caratterizzati da una forte domanda di lavoratori durante i mesi estivi, ma con scarse opportunità di continuità lavorativa.

Oltre ai contratti stagionali, i contratti a tempo determinato rappresentano il 37,2% delle nuove assunzioni, segnalando come la flessibilità continui a essere la modalità preferita dalle aziende locali. Anche i contratti di somministrazione (interinali) raggiungono il 5,2%, un dato che, seppur inferiore rispetto alla media ligure del 7,9%, dimostra la prevalenza di forme di impiego temporaneo. A peggiorare il quadro già fragile, si aggiunge la diminuzione del numero complessivo di assunzioni nella provincia di Imperia. Il totale delle assunzioni è sceso del 3,5% rispetto al primo semestre del 2023, con una flessione del 7,3% nei contratti a tempo indeterminato. Anche le nuove attivazioni di contratti di apprendistato, che rappresentano una delle poche vie di accesso stabile al mondo del lavoro per i giovani, hanno subito un calo drastico del 15,8% rispetto all’anno precedente. Un altro dato significativo è la diffusione del lavoro part-time. Nell’imperiese, il 40,7% dei nuovi contratti è part-time, ben al di sopra della media ligure del 35,5%. Questo dato riflette ulteriormente la precarietà delle condizioni lavorative, con molti lavoratori che non riescono a ottenere contratti a tempo pieno, compromettendo le loro possibilità di raggiungere una stabilità economica.

(In copertina una manifestazione della Cgil)