Nuovo Portosole hotel, l’ecomostro langue. Si punta sui lavori a scomputo
Demolizione frenata da Roma. L’area tra l’ingresso dell’approdo turistico e via Vesco si trasformerà in un cantiere
Sanremo. A cinque mesi dall’apertura del cantiere per la demolizione attesissima dell’ecomostro di Portosole, non c’è ancora il via libera ai lavori da parte della sottocommissione ministeriale valutazione impatto ambientale, che sta tenendo in sospeso l’intervento privato propedeutico alla ricostruzione dell’ex albergo incompiuto. Decreto ufficiale permettendo, le attività non riprenderanno prima di ottobre.
Data la situazione di stallo, è in programma per la prossima settimana un incontro tra l’amministrazione comunale e i tecnici di Portosole Cnis (proprietà Reuben Brothers) per fare il punto e pianificare la partenza degli interventi a scomputo degli oneri di urbanizzazione, promessi dal fondo britannico. Opere incluse nella nuova convenzione urbanistica firmata a dicembre dall’ex sindaco, Alberto Biancheri, e da Gianluca Petrera, responsabile Reuben Brothers Italia. Una serie di progetti che trasformeranno in un cantiere la zona ricompresa tra l’ingresso di Portosole (dove sorgerà una nuova rotonda) e l’incrocio fra via Vesco e l’Aurelia, in zona San Martino. I cantieri previsti valgono circa 4 milioni di euro. Si dovrebbe partire con la realizzazione del collegamento tra via Gavagnin e via Vesco, oltre al rifacimento dell’asfalto dell’intero tratto interessato, dell’illuminazione pubblica e delle rampe d’accesso a Corso Salvo d’Acquisto. Tra le infrastrutture che dovranno sorgere nel perimetro dell’approdo turistico, si annovera la nuova sede della capitaneria di Porto e degli uffici dell’Agenzia delle dogane, attualmente ubicati in piazzale Vesco. A carico del privato c’è anche la costruzione della nuova rotonda di San Martino, il cui progetto definitivo è stato depositato nei giorni scorsi, contemplando una risistemazione generale dell’area interessata sul modello della rotonda della Foce.
Una storia infinita. Il primo “accordo quadro” con Palazzo Bellevue risale al 1991, con Portosole di proprietà del gruppo Cozzi Parodi. Successivamente, nel 1999, viene stipulata una seconda convenzione urbanistica, ma i lavori per l’albergo si bloccano nel 2001 a causa di esposti per abusi edilizi, successivamente condonati tra il 2005 e il 2007. Rispetto all’ultimo progetto targato Reuben Brothers, il parere favorevole della conferenza dei servizi deliberante è arrivato a fine maggio 2024. Il nuovo quadro economico prevede un investimento complessivo di 38 milioni di euro per la realizzazione di un 5 stelle lusso.