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Marco Scajola, il ritorno in Forza Italia: «Zio Claudio la mia guida»

18 settembre 2024 | 19:46
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Alla presenza del ministro Tajani, presentati i nuovi ingressi nel partito. Tanti gli amministratori locali del Ponente al fianco dell’assessore regionale

Genova. «Mio zio Claudio è la mia guida. Se sono qua lo devo a lui. Se sono qua è anche per lui. Abbiamo avuto momenti difficili, ma credo che l’amore che ci hanno trasmesso ci ha legato. Lavoreremo di nuovo insieme per Forza Italia. Un grandissimo onore». Con queste parole l’assessore regionale Marco Scajola ha ufficializzato oggi, dall’Hotel Bristol di via XX settembre a Genova, il suo ritorno in Forza Italia dopo aver lasciato il partito nel 2019 per unirsi a Cambiamo, il movimento fondato da Giovanni Toti. Questo rientro segna un importante capitolo nella carriera politica di Scajola, che aveva deciso di abbandonare gli azzurri nel 2019 in seguito a divergenze interne e allo scontro che lo vide contrapporsi allo zio ed ex ministro, Claudio Scajola, allora candidato sindaco alle elezioni comunali di Imperia.

La prima frattura con Forza Italia risale a quel frangente del 2018, quando Marco Scajola, allora coordinatore provinciale del partito, sostenne alle amministrative imperiesi il candidato del centrodestra unito, Luca Lanteri. In quell’occasione, si trovò contro al proprio zio, Claudio Scajola, che correva come candidato sindaco indipendente, diventando poi primo cittadino, riconfermato nel 2023.

L’anno successivo, nel 2019, con l’affermazione del governatore Giovanni Toti quale leader regionale e la fondazione del nuovo movimento Cambiamo, Marco Scajola decide di seguire Toti, dichiarando la sua “riconoscenza” per il partito che lo aveva visto affermarsi, ma sottolineando come fosse ormai giunto il momento di voltare pagina. La sua uscita da Forza Italia non passò inosservata, e generò una dura risposta da parte di alcuni esponenti, che lo accusarono di abbandonare la nave nel momento del bisogno.

Nelle scorse settimane, prima di decidere per il ritorno “a casa”, Marco Scajola è stato oggetto di intense interlocuzioni con i vertici nazionali di Fratelli d’Italia, che hanno manifestato l’interesse ad accoglierlo nelle loro file. Tuttavia, questa operazione politica si è arenata, anche a causa dell’opposizione del senatore sanremese Gianni Berrino, ex collega di giunta di Scajola durante l’amministrazione Toti.

Vista l’impossibilità di trovare un accordo con Fratelli d’Italia e la fine del progetto Cambiamo – causato dall’inchiesta giudiziaria che si è abbattuta sull’ex presidente Toti -, Marco Scajola ha trovato quale sbocco naturale il ritorno alla sua casa politica di partenza, Forza Italia. Partito che annovera tra i fondatori, insieme a Silvio Berlusconi, un altro Scajola, l’ex ministro Claudio, sindaco e presidente della Provincia di Imperia, fra gli artefici della candidatura di Marco Bucci alla presidenza della Regione.

I sostenitori. E’ lungo l’elenco degli amministratori imperiesi presenti stasera a Genova, per assistere al ritorno di Marco Scajola in Forza Italia. All’Hotel Bristol c’erano: Mario Conio, sindaco del Comune di Taggia; Cristiano Za Garibaldi, sindaco del Comune di Diano Marina; Vincenzo Lanteri, sindaco del Comune di Pompeiana; Marcello Pallini, sindaco del Comune di Santo Stefano al Mare; Chiara Cerri (candidata), consigliere regionale di Regione Liguria; Marco Laganà, vicesindaco del Comune di Bordighera; Maria Teresa Garibaldi, assessore del Comune di Santo Stefano al Mare; Sabrina Messico, assessore comunale del Comune di Diano Marina; Veronica Brunazzi, consigliere comunale del Comune di Diano Marina; Gianluca Gramondo, consigliere del Comune di Diano Marina; Paolo Cuneo, consigliere comunale del Comune di Vallecrosia; Roberto Parodi, consigliere comunale del Comune di Ventimiglia e rappresentate dei lavori frontalieri; Antonio Parolini, Amministratore Unico di Arte Imperia; Margherita Mariella, ex assessore all’urbanistica del Comune di Bordighera.

L’intervista. «Sono personalmente legato a Giovanni Toti, e quel legame rimane. Come amministratori, abbiamo fatto insieme grandi cose. Questo percorso verso Forza Italia è iniziato nei primi mesi dell’anno, e Giovanni Toti era al corrente della mia decisione di condividere il documento preparato da Claudio Scajola con altri amministratori locali, per sostenere Forza Italia alle europee. Giovanni era consapevole di questo e ha accettato la mia scelta. Ho passato molti anni della mia vita in Forza Italia, e credo che, in questo momento storico, grazie al lavoro che Antonio Tajani sta facendo a livello nazionale, Forza Italia possa rappresentare quel mondo moderato che io, anche da civico, ho sempre rappresentato nel mio impegno lavorativo e politico».

«Oggi ci sono più di 30 amministratori locali in tutta la Liguria, e molti altri sono pronti a seguire ciò che stiamo facendo. Questa scelta non è contro qualcuno, ma guarda al futuro, alla politica locale e nazionale, e a Forza Italia. Dopo aver consultato la mia famiglia e molti amministratori locali, siamo giunti alla conclusione che questa fosse la decisione giusta per fare il bene della Liguria. In questi nove anni abbiamo fatto un ottimo lavoro, che rivendico, e vogliamo continuare su questa strada».

Sempre, Marco Scajola: «Adesso il nostro obiettivo è vincere le elezioni regionali. Bucci è un ottimo candidato, e solo l’idea di vedere Ferruccio Sansa come assessore mi fa venire i brividi: sarebbe come tornare indietro di mille anni. Un presidente come Orlando, che è contro tutto, sarebbe un disastro. Dobbiamo restare uniti, centro-destra, civici e partiti, per fare in modo che Bucci diventi presidente della Liguria. Questa è la priorità, il resto si vedrà dopo».

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