Il Pd di Sanremo si divide sull’ipotesi Fellegara candidato alle regionali
Discussione e indicazione contraria dei segretari cittadini nella riunione di ieri sera. Salesi: «E’ un valore aggiunto che non vogliamo perdere»
Sanremo. E’ la possibile candidatura del vicesindaco del Comune di Sanremo, Fulvio Fellegara, l’ipotesi più discussa delle ultime settimane in vista della definizione delle liste che concorreranno alle imminenti elezioni regionali del 27 e 28 ottobre. L’ex segretario della Cgil – appena due mesi fa outsider della politica locale, ora numero due della giunta Mager -, è il nome proposto dall’area imperiese della mozione Schlein del Partito Democratico, unitamente a quello della consigliera Deborah Bellotti. Per la corrente Bonaccini, certa la riconferma in lista del consigliere uscente Enrico Ioculano, da vedere in tandem con quale quota rosa.
La candidatura di Fellegara è stata al centro di una riunione della sezione sanremese del Pd tenutasi ieri sera, che ha portato la maggioranza dei presenti (una decina) a invocare prudenza. Un modo garbato per dire: “no grazie”. Tra i contrariati dall’ipotesi Fellegara in Regione ci sarebbero il segretario dell’unione cittadina, Gianni Salesi, e quella di circolo, Francesca Antonelli. Stando a quanto si apprende, Fellegara ha parlato di candidatura “di servizio”, che non vuole porsi in contrapposizione a quella di Ioculano. Quest’ultimo dato per favorito. La carta Fellegara è ben vista a Genova e dallo stesso candidato presidente, Andrea Orlando, perché aiuterebbe a portare fieno nella cascina del centrosinistra in terra di Ponente, dove il Pd fatica e l’area Schlein è minoritaria. Argomentazioni che non avrebbero convinto tutta l’unione cittadina sanremese. Invece, il partito della Città dei fiori si sarebbe espresso per la candidatura alternativa del segretario provinciale, Cristian Quesada, e della sua vice, Anna Russo, come soluzione istituzionale votata all’unità. «Abbiamo fatto una considerazione sull’importanza della presenza nella giunta comunale di Fulvio Fellegara. Un valore aggiunto per tutti noi che non vogliamo perdere. La nostra è una visione locale, conscia del fatto che la scelta finale spetta agli organismi regionali, nell’interesse primario di vincere le elezioni», – spiega in sintesi il segretario Salesi -.
Il dubbio di parte dei Dem matuziani ruota intorno a un solo punto: cosa accadrebbe in caso di elezione in consiglio regionale di Fellegara? Lo scenario prevede la decadenza dall’incarico di vicesindaco con delega ai Servizi sociali di Palazzo Bellevue (i due ruoli sono incompatibili per legge). Promosso a Genova l’ex segretario Cgil, a oggi non ci sono garanzie che il posto lasciato scoperto possa essere riassegnato a uno dei consiglieri comunali in carica della coalizione di centrosinistra: Vittorio Toesca (Generazione Sanremo) o Marco Cassini (Pd), entrambi alla loro prima esperienza in Comune. L’unica possibilità, per non rimettere in discussione gli accordi sanciti al ballottaggio, sarebbe la nomina a vicesindaco dell’assessore Dem Lucia Artusi, con conseguente redistribuzione delle deleghe. La questione andrà approfondita a stretto giro con il sindaco Alessandro Mager, il cui movimento di riferimento, Anima, non intende impegnarsi direttamente nella competizione alle porte. Fellegara ha dalla sua l’autorevolezza e l’appoggio di parte della maggioranza sanremese, voti civici preziosissimi per il campo largo dell’onorevole Orlando. In caso di vittoria (prendere in considerazione la sconfitta del centrosinistra avrebbe conseguenze incalcolabili), Mager avrebbe un referente diretto in Regione, che ne rafforzerebbe le istanze. Più difficile immaginare un endorsement del primo cittadino in favore del suo alleato principale, che solo due mesi fa gli ha permesso di diventare sindaco al secondo turno, grazie proprio a una dichiarazione pubblica di sostegno inaspettata e dai contenuti inconfutabili.