Il Comune di Sanremo per Nessy Guerra, a novembre affidamento in appello

24 settembre 2024 | 07:30
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Il Comune di Sanremo per Nessy Guerra, a novembre affidamento in appello

Ordine del giorno del consigliere Toesca. L’avvocato della vittima: «Se si presenta in tribunale le toglieranno la bambina»

Sanremo. L’amministrazione comunale di Sanremo si prepara a presentare un ordine del giorno per impegnare la giunta e il sindaco Alessandro Mager a sostenere pubblicamente la causa di Nessy Guerra, la cittadina italiana nascosta in Egitto da settimane insieme alla figlia per sfuggire al marito violento. Il caso era finito a “Chi l’ha visto?”. La simbolica iniziativa politica è stata avanzata dal consigliere Vittorio Toesca, appartenente al gruppo di maggioranza Generazione Sanremo, durante una riunione svoltasi ieri a Palazzo Bellevue, in vista del prossimo consiglio comunale, previsto per giovedì.

Il testo dell’ordine del giorno depositato da Toesca, dovrà subire alcune modifiche prima della discussione in aula, per renderlo più rappresentativo dell’intera coalizione. La vicenda di Nessy Guerra ha scosso l’opinione pubblica, spingendo diversi esponenti politici a mobilitarsi per richiedere un intervento diplomatico che garantisca il ritorno in sicurezza della donna e di sua figlia in Italia. «È stata fissata l’udienza di appello per la procedura di affidamento al 5 novembre, data in cui Nessy dovrebbe presentarsi in aula con la bambina. Un rischio, visto che c’è un ordine esecutivo che impone alle autorità egiziane di affidare la piccola alla suocera», – spiega l’avvocato Agata Armanetti di Sanremo, che tutela Nessy Guerra dall’Italia -. «Mi dispiace dover sottolineare che la Farnesina non sta intervenendo e continua a ignorare la situazione della nostra connazionale. Non chiediamo un’azione militare, ma che la mia assistita possa essere giudicata secondo criteri di giustizia. Nei tribunali egiziani non sono ammessi testimoni non musulmani. Non è un processo normale».

Armanetti ricorda che il padre della bambina, cittadino italiano, ha una condanna definitiva a tre anni: «Ho proposto una rogatoria internazionale per far espatriare l’uomo dall’Egitto e fargli scontare la pena in Italia». Conclude il legale: «Nessy non può rientrare a Sanremo poiché sulla bambina vige il blocco all’espatrio fino al compimento dei 21 anni. Solo l’azione diplomatica può darci speranza».

(In copertina a sinistra Nessy e a destra il padre Giampaolo Guerra)