Aurelia bis, la variante Sanremo è su carta. Ma i lavori slittano al 2027

25 settembre 2024 | 18:44
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Oggi a Palazzo Bellevue il punto con il viceministro alle Infrastrutture: «Finanziamento passo dopo passo». Anas boccia le proposte del comitato di via Padre Semeria

Sanremo.  Il percorso del nuovo tratto dell’Aurelia bis di Sanremo, che collegherà Borgo Tinasso a Pian di Poma, è stato ridiscusso questo pomeriggio a Palazzo Bellevue tra il sindaco, Alessandro Mager, e il viceministro dei Trasporti, Edoardo Rixi, in visita istituzionale nella Città dei fiori. Da remoto erano collegati anche i tecnici Anas, diretti dal commissario straordinario per la realizzazione ed esecuzione dell’opera pubblica, Matteo Castiglioni.

«Il progetto economico-finanziario è stato completato e depositato presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Le prime audizioni sono già avvenute e si prevede che nei prossimi mesi il Consiglio delibererà, aprendo così la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (Via) e la successiva fase di conferenza dei servizi», – ha annunciato oggi Rixi -. Il viceministro ha precisato che il completamento del processo autorizzativo, inclusa la valutazione ambientale, dovrebbe avvenire entro giugno-luglio del prossimo anno. Successivamente, si procederà alla progettazione esecutiva con l’obiettivo di appaltare i lavori tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027. Il “primo colpo di piccone”, secondo le previsioni, potrebbe avvenire già a gennaio 2027, «compatibilmente con le consultazioni locali per minimizzare l’impatto ambientale e paesaggistico». La nuova data di inizio lavori aggiorna quella comunicata lo scorso anno sempre da Sanremo, precisamente a febbraio, quando l’esponente della Lega aveva parlato di apertura dei primi cantieri nel 2025.

Il tracciato definitivo (ancora riservato per il pubblico) mostrato stasera al sindaco Mager, al suo vice Fulvio Fellegara e all’assessore ai Lavori pubblici del Comune, Massimo Donzella, prevede la prima fase di costruzione con la nuova rotonda presso Borgo Tinasso. Da questo svincolo, la galleria sbucherà in via Cotta, nella zona C2 di San Lorenzo. Successivamente, un viadotto collegherà questa uscita a corso Inglesi (sopra la caserma dei carabinieri), considerato un nodo cruciale da Anas per decongestionare il traffico nel centro di Sanremo. Da via Cotta, il tracciato prosegue in galleria fino a via Padre Semeria, dove si trova lo svincolo denominato “Foce”, in un terreno a valle nella zona dell’azienda Sanremo Piante. Qui, un altro viadotto, con pilastri alti fino a 20 metri, continuerà verso cava Cangiotti, dove è ipotizzato lo svincolo finale “Pian di Poma”. Quest’ultimo tratto ha suscitato critiche da parte del comitato di quartiere ‘via Padre Semeria’ (in contrasto sulle soluzioni con quello di via Bonmoschetto, ndr), che ha presentato una proposta alternativa e un ricorso preventivo al Tar Liguria, lamentando la mancata consegna della documentazione progettuale. Tuttavia, Anas ha spiegato che rivedere il progetto attuale per integrare le proposte del comitato comporterebbe un impatto ambientale maggiore e costringerebbe a ripetere l’intero iter amministrativo. Il costo complessivo della ‘variante Sanremo’, inclusa la progettazione, ammonta a 350 milioni di euro. Dal momento della prima picconata, si prevede che i lavori dureranno circa 1300 giorni, ovvero più di 3 anni di cantieri, nella migliore delle ipotesi.

Il progetto attualmente in esame dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, pur definitivo, potrebbe ancora subire modifiche in base alle osservazioni provenienti dal territorio e dalle analisi ambientali e paesaggistiche. Infatti, durante la conferenza dei servizi saranno valutate eventuali richieste locali per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la funzionalità dell’opera. In merito ai finanziamenti, Rixi ha spiegato che questi saranno assegnati solo dopo la conclusione dell’iter autorizzativo, in modo da evitare situazioni del passato in cui le risorse venivano assegnate ma i lavori non partivano per mancanza di progetti esecutivi.

Il sindaco Mager. «Sono consapevole delle perplessità sollevate dai residenti di via Padre Semeria, sia della parte alta che di quella bassa, riguardo allo svincolo previsto in quel punto. Il comitato di quartiere ci ha inviato una proposta alternativa per la collocazione e distribuzione degli spazi, che abbiamo subito trasmesso all’Anas per la valutazione del caso. Al momento ci dicono che la proposta è in esame, ma sarà la conferenza di servizi la sede deputata per discutere eventuali modifiche», – ha spiegato il primo cittadino, proseguendo nel rispondere alle domande dei cronisti: «Per quanto riguarda il completamento dello svincolo di San Martino, mi spiace informare che non è previsto in questo intervento. Vorrei precisare che, anche se sono sindaco da soli tre mesi, non ho intenzione di sottrarmi alle responsabilità. Anas ha elaborato un progetto ben studiato. Non si tratta certo di decisioni prese alla leggera. È naturale che un’opera di tale impatto possa generare insoddisfazione, ma il nostro obiettivo è trovare una sintesi e, nella fase concertativa, arrivare a una soluzione definitiva che rispetti le esigenze dei sanremesi, oltre a essere conforme alle valutazioni ambientali e paesaggistiche, come sottolineato anche dal viceministro Rixi».

«Ci saranno degli espropri gestiti direttamente da Anas. Il progetto definitivo è attualmente al vaglio del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che ha ricevuto la documentazione il 18 luglio. Il parere non dovrebbe tardare, e una volta ottenuto, inizierà la fase concertativa per poi arrivare alla progettazione esecutiva. Durante l’incontro –  ha continuato Mager -, Anas ci ha fornito un prospetto sugli investimenti previsti per l’Aurelia Bis e altre opere di ammodernamento, tra cui l’efficientamento energetico e la manutenzione delle gallerie, come la galleria San Giacomo. Ci hanno garantito che stanno lavorando con impegno per il nostro territorio».

«Per quanto riguarda lo smaltimento della terra derivante dagli scavi, non ci sono ancora idee definitive. Sarà necessario uno studio approfondito e condiviso, data la mole significativa di terreno che sarà rimossa. Non abbiamo discusso di proposte specifiche in questo incontro, anche perché alcuni tecnici erano collegati da remoto e si sono limitati a illustrarci le ragioni che hanno portato Anas a individuare il tracciato attualmente in discussione», – ha concluso il sindaco -.

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