Rolex rubati a Levante trovati a Ventimiglia, due fermati dalla polizia

Ventimiglia. Due orologi di marca Rolex e un orologio Omega sono stati sequestrati a Ventimiglia dagli agenti della Polizia di Stato che, a seguito di un’accurata attività di indagine, nella mattinata di sabato 10 agosto hanno individuato e sottoposto a fermo due cittadini romeni, gravemente indiziati del reato di ricettazione.

Gli operatori, dopo aver individuato l’auto con a bordo i due malfattori, veicolo già segnalato in precedenti ed analoghi casi di furti con destrezza perpetrati, hanno deciso di procedere al controllo identificativo degli occupanti, i quali sin dai primi istanti hanno mantenuto un atteggiamento nervoso ed insofferente al controllo di Polizia.

Gli agenti hanno così deciso di procedere alla perquisizione del veicolo che ha permesso di trovare, all’interno di un alloggiamento occultato in un doppio fondo del vano portaoggetti posto al di sotto del cruscotto, un Rolex modello “Date Just-Oyster” del valore di circa 8mila euro, un secondo Rolex modello “Sub Mariner” in acciaio del valore di circa 10mila euro e un orologio Omega modello Seamaster del valore di circa 6mila euro, oltre alla somma in contanti di 2mila euro suddivisa in banconote da 50 euro.

Dalle successive indagini espletate si poteva appurare che i due orologi Rolex risultavano denunciati come rubati (furto con destrezza) dai rispettivi proprietari, rispettivamente l’8 agosto a Sestri Levante, in provincia di Genova, e il giorno prima a Bojano, Campobasso, mentre del terzo orologio Omega rinvenuto sono in corso ulteriori accertamenti per risalire al proprietario.

Gli orologi, così come la somma in denaro rinvenuta ed il veicolo in uso ai due cittadini rumeni sono stati sottoposti a sequestro penale per essere tenuti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.

Considerati i precedenti di Polizia, i gravi indizi di colpevolezza ed il pericolo di fuga, i due cittadini rumeni sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto per ricettazione in concorso e successivamente trasferiti presso la Casa di reclusione di Sanremo.

L’inchiesta prosegue per l’individuazione delle complici autrici del furto con destrezza ai danni dei proprietari degli orologi rinvenuti.