A pieve di teco

Riunione per il parco eolico: fronte comune dei sindaci per il no al progetto

«Andare sul Guardiabella a mettere delle pale eoliche o fare una strada che è più grande della Statale 28 può portare delle spaccature nelle montagne»

Pieve di Teco. Delle tante domande rimaste ancora senza risposta, l’unica certezza è il fronte comune dei sindaci delle Valli coinvolte per il no al progetto. Un parere negativo supportato anche dalla Regione Liguria nelle persone dell’assessore regionale all’Urbanistica e alla Tutela del paesaggio Marco Scajola e dal presidente facente funzione Alessandro Piana che uniti nell’affermare sia il parere negativo dell’Ente che la tutela del territorio. 

Fulcro della riunione e delle preoccupazioni degli amministratori locali è l’impatto ambientale che il progetto porterebbe nell’entroterra ed in particolare delle falde acquifere e i dissesti idrogeologici che hanno causato le molte alluvioni sul territorio negli ultimi anni. Ma non solo, a rischio anche i pascoli che sorgono su quei monti che potrebbero essere distrutti con anche il lavoro delle aziende agricole e gli allevamenti della zona.

«Noi non siamo contrari a portare avanti i progetti sull’energia rinnovabile e su tutto quello che è il futuro. Noi siamo contrari a progetti che non tengano conto del nostro territorio- spiega Renato Adorno, Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Alta Valle Arroscia- questa è la richiesta che noi facciamo a queste società, società che non conoscono assolutamente il nostro territorio, che non sanno che negli ultimi anni siamo stati tutti completamente alluvionati, che non hanno percezione di cosa c’è sotto le nostre montagne o, peggio, che potrebbero farci perdere magari delle sorgenti d’acqua».

«Andare sul Guardiabella a mettere delle pale eoliche o fare una strada che è più grande della Statale 28 che collega Imperia a Nava può portare delle problematiche, dei tagli, delle spaccature nelle montagne che poi potrebbero creare delle gestioni difficili da contenere. Noi siamo contrari a queste tipologie di intervento» ha concluso Adorno.

«Una delle cose assurde- sottolinea il sindaco di Cosio D’Arroscia, Antonio Galante– è che per ripristinare i ripristinare il nostro territorio dopo un’alluvione dobbiamo chiedere molti permessi per non correre il rischio di danneggiare la fauna locale mentre in questo caso i problemi sembra non ci siano. Dovrebbero darci a noi i soldi per poter trovare le fonti di energia alternativa almeno conosciamo il territorio e ne trarrebbe un vantaggio»

A Genova il progetto è approdato solo qualche giorno fa, quando da Roma è arrivata la richiesta della Valutazione di Impatto Ambientale.

«Come Regione non rientriamo nell’organo decisionale – spiega Marco Scajola – Perché sono competenze direttamente del governo, dello Stato e quindi dei ministeri competenti. Noi partecipiamo, come anche i Comuni e altri enti, a quella che è la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)». «Un’opera del genere – conclude – Non rientra nei piani tecnici urbanistici di Regione Liguria. E aggiungo, inoltre, che nella nostra idea di sviluppo di rilancio e valorizzazione dell’entroterra, certamente non rientra l’ipotesi dell’eolico».

«Non posso e non voglio sconfessare l’importanza del territorio e la necessità di tutte queste politiche attivate- ha specificato il presidente facente funzione Alessandro Piana– per cui sono contrario al progetto e mi farò fin da subito portatore delle istanze territoriali che hanno espresso chiaramente la propria opposizione. Ci prendiamo l’impegno come Regione- conclude- a tenere informata la popolazione sulle tematiche e a fare da cassa di risonanza attiva per presentare le osservazioni del caso, intanto è già in programma una riunione a metà agosto con i sindaci, con le atc e con i comparti alpini. Non lasceremo snaturare quanto di più prezioso abbiamo».

A proporre la realizzazione del parco eolico è 18Più Energia S.r.l., azienda con sede a Breno (Brescia), che ha presentato un progetto denominato “Imperia Monti Moro e Guardiabella”, della potenza complessiva di 198,4 MW, composto da 32 aerogeneratori la cui altezza massima sarà di 209 metri, da realizzare nei Comuni di Aurigo, Borgomaro, Castellaro, Cipressa, Dolcedo, Pietrabruna, Pieve di Teco, Prelà, Rezzo, con strada di accesso in San Lorenzo al Mare e Costarainera.

 

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