Progetto parco eolico, Mauro Manuello del Comitato Civico di Base: «Un progetto così non lo si fa a tavolino, qui sono anni che ci lavorano»
In corso la riunione tra i vertici della 18 Più Energia e i sindaci del territorio
Imperia. “Siamo la montagna che si difende” e ancora le bandiere del Comitato Civico di Base, svettano fuori l’aula dei Comuni della Provincia dove è in corso la riunione tra i vertici della società 18 Più Energia e i sindaci del territorio dove dovrebbe sorgere il parco eolico. Sono almeno una quarantina i rappresentanti dei diversi comitati imperiesi che si sono dati appuntamento per diro no al progetto del Parco Eolico.
«Diciamo di no al progetto del parco eolico per tanti motivi-spiega Mauro Manuello portavoce del Comitato Civico di base Imperia- prima di tutto perché questa cosa è esplosa all’insaputa della gente per non parlare dei sindaci, partiti, sindacati, Provincia e Regione. Noi abbiamo visto il progetto che è illustrato in maniera molto dettagliata. Un progetto così non lo si fa a tavolino, qui sono anni che lavorano a questo progetto. Prima una questione di metodo, poi una riflessione che abbiamo fatto è profondamente politica. Come può essere che l’energia è uno strumento strategico, essenziale, come si può demandare ai privati questa cosa come l’acqua e tutte le altre cose che sono strategiche. Qui c’è un problema politico di fondo, non va bene non è accettabile».
«Noi siamo chiaramente- prosegue Manuello- per pale eoliche e per tutte le energie alternative però se tu non coinvolgi i cittadini non hai la realtà in mano, chi ha fatto questo progetto evidentemente non sapeva cosa c’era in queste Valli. Noi da progetto che abbiamo visto è una cosa incredibile come se queste pale eoliche fossero piazzate su un altro pianeta. Non c’è stata considerazione di tutte le economie che sono tantissime. L’Europa, l’Italia spende soldi per rilanciare l’entroterra, per rifare i muretti a secco, per attivare gli agriturismi, le attività zootecniche forestali, facciamo di tutto su chiave ambientale e qui si va contro totalmente a quello che è chiaramente un bene supremo».
Denominato “Imperia Monti Moro e Guardiabella” in Valle Arroscia, Impero, Media Valle Argentina, Prino e San Lorenzo, il progetto, cui la Direzione Generale Valutazioni Ambientali del MASE ha avviatolo scorso 30 luglio la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, prevede la realizzazione di un parco eolico composto da 32 aerogeneratori la cui altezza massima sarà di 209 metri di potenza ciascuno pari a 6,2MW da collocare al di sotto dei crinali montani che da Picco Ritto raggiungono Monte Guardiabella per poi proseguire da Monte le Ciazze fino a croce Mermellina e scendere a Monte Arbozzaro, o dell’Olmo, passando per il passo del Maro, Monte Moro e Monte Croce, e in ultimo da Monte Follia saranno interessati i crinali montani che giungono fino a Monte Pian delle Vigne, collocati nei territori comunali di Aurigo, Borgomaro, Castellaro, Cipressa, Dolcedo, Pietrabruna, Pieve di Teco, Prelà e Rezzo.
(I rappresentanti della società 18 Più Energia arrivati per la riunione)