Progetto parco eolico, bocciato dal sindaco del Comune di Pornassio che invia le osservazioni al Ministero

21 agosto 2024 | 18:38
Share0
Progetto parco eolico, bocciato dal sindaco del Comune di Pornassio che invia le osservazioni al Ministero

«Un intervento fuori scala che implica una eccessiva trasformazione del territorio, incompatibile con i valori paesaggistici ed ambientali»

Pornassio. «Un intervento fuori scala rispetto ai luoghi di intervento che implica una eccessiva trasformazione del territorio, incompatibile con i valori paesaggistici ed ambientali anche risalenti a valori storici, culturali e tradizionali dei territori, delle popolazioni e delle comunità locali che neppure sono state interpellate in nessuna fase del processo e ne sono venute a conoscenza all’atto di pubblicazione sul portale del Ministero», nuove strade di dimensioni ed impatti significativi in contrasto con la disciplina del vigente Piano Territoriale di coordinamento paesistico avente valore di Piano Paesaggistico Regionale della Liguria,  vincoli ulteriore quali le Aree del Parco, le Aree di Natura 2000 caratterizzate da presenze significative di fauna tutelata, aree di nidificazione e avifauna migratoria e “l’inibizione”  di sorvolo degli aeromobili addetti alla lotta contro gli incendi. Queste le principali motivazioni che hanno portato il sindaco del Comune di Pornassio, Vittorio Adolfo a bocciare il progetto del parco eolico nell’entroterra di Imperia con le osservazioni, in un documento di oltre 20 pagine, inviate direttamente al Ministero dell’Ambiente.

Una spada di Damocle- quella del progetto “Imperia monti Moro e Guardiabella”-caduta sugli amministratori dell’entroterra che tanto hanno faticato e combattono tutt’ora per la rinascita dei loro territori e che hanno tempo fino al 29 agosto per esprimere le loro osservazioni al progetto. Dopo l’approvazione in Giunta Comunale Il sindaco di Pornassio On. Vittorio Adolfo ha trasmesso al Ministero dell’Ambiente in data odierna, il parere decisamente contrario del Comune stesso per quanto riguarda la realizzazione del Parco Eolico “Imperia – Monte Moro e Guardiabella”.

«Come già dichiarato dal primo momento, l’impianto sarebbe una distruzione ambientale che il territorio non è in condizione di potersi permettere: un biglietto da visita assolutamente negativo ed improponibile per la Riviera dei Fiori. I nostri paesi non sono in vendita e qualsiasi ipotesi di ristoro economico è improponibile. Nelle osservazioni formulate sono rimarcati gli irrisolvibili aspetti ambientali, di viabilità, idraulici e di sicurezza di un territorio fragilissimo. Il Comune di Pornassio è consapevole che la società proponente intenderà proseguire sul piano autorizzativo per l’approvazione del suo progetto e quindi occorre premunirsi con tecnici di rilevante importanza professionale, soprattutto dal punto di vista giuridico».

«Tanto per fornire un termine di paragone- si legge nelle osservazioni del Comune di Pornassio firmate dal sindaco Adolfo- si segnala che il grattacielo Pirelli di Milano 33 piani è 127 metri di altezza, mentre quello di Torre Velasca, 26 piani, è 106 metri di altezza. Entrambi caratterizzano il paesaggio della metropoli lombarda ma, nel caso degli aerogeneratori di cui si riferisce, non si parla certo di opere di pregio architettonico in ambiti di facile inserimento, anzi: la loro localizzazione è prossima alla costa imperiese ed a cavallo del Parco delle Alpi Liguri e da entrambi gli areali ben visibili. Questa valutazione- unitamente all’esame della nuova viabilità di grande calibro prevista solo in minima parte in corrispondenza delle strette strade esistenti , e la valutazione dimensionale delle spianate ai piedi di ogni torre, ciascuna di superficie pari ad un paio di campi da calcetto a 7- dovrebbe già di per sé indurre una seria riflessione in ordine all’impatto paesaggistico anche indotto dall’esbosco massivo necessario alla realizzazione delle opere e dagli impatti di cantiere. Balza subito agli occhi che, per dimensioni e sviluppo di generatori e della nuova infrastruttura viaria di collegamento , il progetto del nuovo impianto eolico (impropriamente definito Parco) costituisce una grande trasformazione che potrebbe essere definibile di “grande impegno territoriale” e che come tale, avrebbe dovuto comportare valutazioni preventive estese anche alla scala territoriale allargata, laddove l’intervento sia visibilmente percettibile e/o destinato ad avere apprezzabili ricadute di ordine paesaggistico, ambientale, territoriale ed urbanistico».

«Un intervento che solo per una incomprensibile manchevolezza- si legge nel documento- non è stato sottoposto ad alcuna azione informativa e di condivisione preventiva con il territorio , tanto che quasi nessuno dei Comuni direttamente interessati territorialmente dall’intervento, e nessuno di quelli che- pur non essendo direttamente interessati da esso , lo sono dalle ricadute ambientali. ( e Pornassio tra questi) – era stato informato dell’iniziativa asseritamente al pari di Regione, Provincia e degli altri Enti competenti. Inoltre la documentazione appare per molti aspetti incompleta: sotto il profilo urbanistico, per esempio, non risulta argomentata la conformità ai Piani di tutti i Comuni, né gli estensori si sono premurati di fare riferimento alla natura di ogni singolo strumento urbanistico generale, le cui previsioni non sono efficacemente confrontate con la proposta progettuale. In alcuni casi manca qualsiasi valutazione tecnica concludente. In altri casi neppure è presa in esame la destinazione urbanistica attuale. Il tutto in un ambito ove sono previsti grandi spiazzi, una viabilità di nuova previsione di grande impegno, laddove, attualmente sono esistenti sentieri, viabilità campestre e stradicciole carrabili a fondo naturale e dove spesso si opera in prossimità di assetti territoriali molto delicati, quali versanti e, ancor di più, crinali»..Un impatto per il territorio devastante e «fuori scala rispetto ai luoghi di intervento che implica una eccessiva trasformazione del territorio, incompatibile con i valori paesaggistici ed ambientali anche risalenti a valori storici, culturali e tradizionali dei territori, delle popolazioni e delle comunità locali che neppure sono state interpellate in nessuna fase del processo e ne sono venute a conoscenza all’atto di pubblicazione sul portale del Ministero».

«Sono previste nuove strade di dimensioni ed impatti significativi in contrasto con la disciplina del vigente Piano Territoriale di coordinamento paesistico avente valore di Piano Paesaggistico Regionale della Liguria. Ciò a maggiore ragione perché le strade sono finalizzate all’insediamento di una funzione di dubbia compatibilità con il PTCP stesso».

Strade nuove e impatto forte ma anche vincoli tra cui «le Aree del Parco, le Aree di Natura 2000 caratterizzate da presenze significative di fauna tutelata, aree di nidificazione e di caccia di rapaci o altri uccelli rari che utilizzano pareti rocciose, aree corridoio per l’avifauna migratoria. Vi sono poi zone soggette a a regime di conservazione e sussistono inoltre vincoli di natura idrogeologica e tematiche di ordine idrogeologico ed idraulico connesse anche con la sicurezza dei corsi d’acqua e con il minimo deflusso vitale necessario per la sopravvivenza delle forme di vita acquatica».

«La realizzazione di torri di altezza superiore ai 200 metri inibirà altresì la possibilità di sorvolo degli aeromobili addetti alla lotta contro gli incendi in zone boscate soggetta a vigilanza costante per gli scopi di prevenzione degli incendi stessi» un impatto paesaggistico forte che «l’impianto avrebbe per il Comune di Pornassio in quanto le infrastrutture eoliche risulterebbero visibili in modo inaccettabile fin dalle Alpi Liguri e conseguentemente finanche il Colle di Nava e dalle pendici dei monti che ascendono il territorio piemontese. Ciò vanificherebbe gli sforzi dell’Amministrazione comunale per la valorizzazione della vocazione turistico-ricettiva del territorio e comprometterebbe irrimediabilmente la fruizione del paesaggio dal colle al mare e viceversa».