Pieve di Teco consiglio comunale sulle bollette Rivieracqua, bocciata la richiesta dei cittadini di abbassare le tariffe

8 agosto 2024 | 06:58
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L’amministratore unico di Rivieracqua Giuseppe Torno: «Con le bollette non si pagano i debiti progressi di Rivieracqua che verranno pagati quando ci sarà l’ingresso del socio privato nella società»

Pieve di Teco. Bocciata la proposta di delibera dei pievesi di impegnare il Comune a richiedere una riduzione a Rivieracqua delle tariffe delle maxi bollette recapitate. Erano almeno una sessantina i cittadini presenti al consiglio straordinario convocato dal sindaco Enrico Pira, dopo una raccolta firme di 214 cittadini, che si è svolto ieri pomeriggio a partire dalle ore 18 nella palestra del paese.

A dare voto negativo è stato Enrico Pira seguito dai consiglieri Paolo Patrone, Paolo Barbera, unica voce fuori dal coro Danilo Gerino che ha dato parere positivo mentre tutti gli altri si sono astenuti. Assenti i consiglieri Anes Chariq e Massimo Aicardi

«La proposta di delibera l’abbiamo bocciata nella forma in cui c’è stata proposta- spiega il sindaco Enrico Pira-che era una forma che veniva presentata come proposta di delibera e questo non è regolamentare, perché una delibera può essere proposta solo dai consiglieri. Al massimo, se ci fossero dei consiglieri di minoranza, potrebbero presentare una mozione e qui si trattava di valutare eventualmente una istanza come è stato correttamente proposto dalla segretaria comunale».

«Quindi- prosegue-noi abbiamo respinto questa ipotesi di presentare una delibera di consiglio, riservandoci eventualmente, come hanno espresso i consiglieri che si sono astenuti, di rivedere la possibilità di inviare un’altra forma di comunicazione a Rivieracqua, ma non segnalando che una parte della cittadinanza ritiene che si possono apportare delle modifiche di tariffa d’Ambito territoriale, cosa che mi sembra che sia stata efficacemente confutata con termini di legge dalla vice commissaria, proprio deputata a questo».

«Io penso- conclude il primo cittadino pievese- di aver svolto il nostro ruolo di assegnare questa possibilità di discussione in termini civili, perché, tutto sommato, avendo un’interlocuzione tra poche persone, si può fare un dialogo più o meno costruttivo e qui è stato abbastanza costruttivo. Molti hanno imparato delle cose e adesso vedremo di andare a vedere di dettaglio che cosa arriverà».

«La tariffa unica non si può modificare- spiega Cecilia Brescianini, sub commissario Ato Idrico- è stata ed è una competenza innanzitutto dell’ente di governo dell’Ambito non di Rivieracqua, ma è una competenza dell’ente di governo, che in questo momento ha un commissario, il dottor Claudio Scaiola e io sono un sub commissario. Non esiste l’assemblea dei sindaci, in quanto essendoci un commissario, la tariffa è diventata una competenza del commissario stesso ed è stata approvata con decreto monocratico. Questa è stata ovviamente mandata ad Arera, l’autorità competente in materia, ha seguito esattamente le disposizioni Arera, la quale non ha eccepito sull’approvazione della stessa».

«A volte si confonde quella che è una articolazione tariffaria, quindi suddividere la tariffa, tra residenti, Industrie, non residenti, commercio, agricoltori. Quindi è una suddivisione in categorie della tariffa e si basa su un principio fondamentale che è il fatto di evitare gli sprechi dell’acqua. Doveva essere adottata nel 2018 è stata approvata il 2 novembre del 2023, quindi, purtroppo, tardivamente. Da qui, poi, forse- conclude la Brescianini- quei 2 anni che sono apparsi nelle bollette, nelle tariffe che sono state applicate, ma che avevano alle spalle tutti questi anni ai fini dell’approvazione».

«Con le bollette non si pagano assolutamente i debiti progressi di Rivieracqua– ha sottolineato Giuseppe Torno, amministratore unico di Rivieracqua- che verranno pagati quando ci sarà l’ingresso del socio privato nella società, dopo l’espletamento della gara a doppio oggetto e quindi no, le bollette vanno solo e solamente a gestire il corrente. Infrastrutture vetuste? Noi le abbiamo ereditate dai comuni, dalle gestioni precedenti e facciamo quello che possiamo, però devo dire che la situazione quest’anno è già migliorata. Fiducia sulla gara? Non ho la sfera di cristallo, ma col lavoro fatto, soprattutto dalla struttura commissariale, che è stato immane siamo fiduciosi».

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