Il caso

Pedonalizzazione del “Budello”, a Bordighera scatta la raccolta firme

La stragrande maggioranza di commercianti e residenti è contraria alla chiusura della strada

Bordighera. E’ partita nei giorni scorsi la raccolta firme contro la pedonalizzazione del “Budello” di Bordighera: il tratto di Aurelia che dalla chiesa di Terrasanta arriva in piazza Bengasi. Un progetto su cui si discute da quasi trent’anni e che è tornato in voga nelle scorse settimane, quando l’amministrazione l’ha ripreso in mano con l’intenzione di portarlo a compimento.

Ma la stragrande maggioranza dei commercianti della zona e anche degli abitanti non vuole la pedonalizzazione. Anche perché, di fatto, visti i numerosi accessi carrai che insistono nell’area, il “Budello” potrebbe diventare al massimo una zona a traffico limitato. E non è tutto: residenti e commercianti temono la viabilità che, giocoforza la chiusura della strada, si verrebbe a creare, con l’eliminazione dei già pochi parcheggi in zona e il passaggio di camion e mezzi pesanti in zone residenziali come via Regina Margherita, dove, tra l’altro, c’è pure l’ingresso di una scuola.

«Nel budello i commercianti rimasti sono pochi e non c’è nulla da vedere – dichiarano gli organizzatori della raccolta firme -. Chi verrebbe a passeggiare qui, quando a pochi metri abbiamo il lungomare? Dovremmo mettere un dehor in strada per cosa? Perché la gente stia seduta a guardare i muri di fronte?».

«Non ci sono infrastrutture tali da consentire la pedonalizzazione della strada – aggiungono -. Non c’è un parcheggio interrato, non c’è una viabilità alternativa adeguata. Nulla di nulla».

«Contravvenendo all’articolo 10 dello statuto del Comune di Bordighera – si legge nel testo che accompagna la raccolta firme – L’amministrazione comunale si ostina a prendere decisioni senza confrontarsi con i cittadini e le associazioni che li rappresentano, impedendo l’effettiva partecipazione dei cittadini stessi all’attività politica e amministrativa dell’ente». E ancora: «Il progetto di pedonalizzazione del primo tratto di via Vittorio Emanuele II, il cosiddetto “Budello”, è l’ennesima decisione pre sulla testa degli abitanti e degli operatori commerciali, provvedimento calato dall’alto da parte di un’amministrazione sempre più lontana dagli effettivi bisogni della città. Nessun progetto, nessuna visione di Bordighera: solo interventi di facciata o per tutelare gli interessi di pochi».

I fogli per la raccolta firme si trovano in diverse attività commerciali della via. Al momento ne sono state raccolte circa 200.