La richiesta

Parco eolico nell’entroterra di Imperia, Ioculano:«Revisione del progetto con tutte le parti interessate»

Il progetto prevede l'installazione di 32 turbine in Valle Arroscia, Impero, Media Valle Argentina, Prino e San Lorenzo

Genova. Ha destato preoccupazione la valutazione ambientale sul progetto di un parco eolico con l’installazione di 32 turbine in Valle Arroscia, Impero, Media Valle Argentina, Prino e San Lorenzo (nei comuni di Aurigo, Borgomaro, Castellaro, Cipressa, Dolcedo, Pietrabruna, Pieve di Teco, Prelà, e Rezzo) , promosso da 18 PIÙ ENERGIA S.R.L., ha sollevato numerose preoccupazioni tra le comunità locali e le amministrazioni coinvolte per il mancato coinvolgimento e la scarsa trasparenza nel processo decisionale .
Le preoccupazioni arrivano sino in Regione dove il consigliere del Partito Democratico, Enrico Ioculano, definisce «inaccettabile che un progetto di tale portata sia calato dall’alto e portato avanti senza la partecipazione attiva dei comuni e dei cittadini» e che «le decisioni che riguardano il nostro territorio devono essere prese con trasparenza e con il pieno coinvolgimento delle comunità locali, che sono direttamente interessate dagli effetti di tali interventi».

«Le comunità locali e le amministrazioni comunali hanno espresso il loro disappunto per la mancanza di consultazioni e di dialogo con le autorità competenti. È fondamentale che le voci dei cittadini e dei rappresentanti comunali siano ascoltate nella fase di pianificazione e attuazione del progetto. La trascuratezza nel coinvolgere attivamente le comunità e i comuni non solo mina la fiducia nei confronti delle istituzioni, ma può anche portare a soluzioni progettuali che non rispondono alle esigenze e alle specificità del territorio. Chiediamo- sottolinea Ioculano-  una revisione del progetto che preveda una consultazione aperta e inclusiva con tutte le parti interessate, esplorando alternative che bilancino la necessità di energia rinnovabile con la tutela del nostro territorio e delle nostre comunità. Il coinvolgimento attivo delle comunità locali e dei comuni è essenziale per garantire che il progetto sia sostenibile e accettabile per chi vive in queste aree».

«Chiedo alle autorità competenti- conclude il consigliere regionale- di riconsiderare l’approccio attuale e di lavorare a stretto contatto con i comuni coinvolti, le associazioni locali e i cittadini. Solo attraverso un dialogo aperto e una pianificazione partecipata possiamo garantire che le criticità siano affrontate in modo efficace e che si trovi un punto di equilibrio tra energie rinnovabili e impatto ambientale».