Parco eolico, in programma un incontro tra la ditta proponente e i sindaci del territorio
Lunedì pomeriggio alle ore 17.30
Imperia. Dopo le polemiche per il progetto del parco eolico nell’entroterra di Imperia, la 18 più Energia Srl, società proponente, tende una mano agli amministratori del territorio con un incontro previsto per lunedì alle 17.30 per presentare ai sindaci interessati il progetto denominato “Imperia Monti Moro e Guardiabella” in Valle Arroscia, Impero, Media Valle Argentina, Prino e San Lorenzo.
E i comitati della zona sono pronti a presenziare all’esterno per affermare le motivazioni di contrarietà alla realizzazione del progetto
Nelle ultime settimane il progetto del parco ha animato la politica imperiese dove la maggior parte degli amministratori si è detto non contrario all’eolico a prescindere (quello che contestano è “la caduta dall’alto del progetto senza essere stati informati”) ma disponibile a capire meglio il progetto dell’installazione di 32 aerogeneratori la cui altezza massima sarà di 209 metri di potenza ciascuno pari a 6,2MW da collocare al di sotto dei crinali montani che da Picco Ritto raggiungono Monte Guardiabella per poi proseguire da Monte le Ciazze fino a croce Mermellina e scendere a Monte Arbozzaro, o dell’Olmo, passando per il passo del Maro, Monte Moro e Monte Croce, e in ultimo da Monte Follia saranno interessati i crinali montani che giungono fino a Monte Pian delle Vigne, collocati nei territori comunali di Aurigo, Borgomaro, Castellaro, Cipressa, Dolcedo, Pietrabruna, Pieve di Teco, Prelà e Rezzo.
L’ultimo incontro si è tenuto mercoledì sera a Dolcedo alla presenza di più di un centinaio di cittadini della Val Prino assieme ai sindaci di Prelà, Mattia Gandolfi e Giuseppe Rebuttato, primo cittadino di Dolcedo dove proprio quest’ultimo aveva dichiarato di aver «inviato una nota ufficiale al consiglio e alla Giunta della Regione Liguria e per conoscenza all’assessore Marco Scajola e al presidente facente funzione Alessandro Piana in cui a prescindere dalle valutazioni tecniche che effettuerà la Regione in quanto Ente interessato entro il 29, ho chiesto che il Consiglio regionale di chiedere al Ministero l’inchiesta pubblica che è un approfondimento più aperto al confronto ed è una possibilità prevista dalla legge ma è di competenza del consiglio regionale e ritengo sia un atto indifferibile ed urgente che può essere oggetto di una delibera».