La polemica

Musica troppo alta al Twiga di Baia Benjamin: gli abitanti presentano un esposto alla polizia

Intrapresa la via legale per tutelare tranquillità e pace

Riviera24- Baia Beniamin

Ventimiglia. «Dopo che, inutilmente, è stata inviata una Pec al Twiga di Grimaldi, invitando bonariamente a ricondurre l’inquinamento acustico entro i limiti di legge, oltre 50 cittadini, residenti, domiciliati, proprietari di seconde case nella frazione e fruitori della spiaggia di Baia benjamin hanno presentato un esposto alla polizia contro l’insopportabile frastuono generato dalla discoteca durante le ore di apertura».

A dichiararlo è l’associazione APS Terre di Grimaldi, che a nome dei firmatari dell’esposto, chiede che vengano fatti valere i diritti di residenti e fruitori di Grimaldi, che «intendono far valere i loro diritti alla tranquillità, al riposo e alla libertà di movimento, considerato anche che da quando il Twiga è aperto non si può più andare sulla spiaggia senza tappi per le orecchie, e anche quelli non basterebbero, ma soprattutto non si può più riposare, lavorare, in poche parole vivere tranquillamente in casa nostra».

E ancora: «Sono numerosissime le recensioni negative che parlano di musica assordante e assolutamente inadeguata sia al luogo in particolare che ad un locale di lusso in generale, ma anziché farsi qualche domanda e modificare il loro comportamento, la direzione del Twiga preferisce intimare ai recensori di censurare le proprie legittime (oltre che oggettive) constatazioni. Un comportamento assolutamente immaturo e arrogante».

recensione twiga

«Il sindaco, per legge (come stabilito anche dalla Corte di Cassazione) ha il dovere di mantenere distanti dai centri abitati, specialmente da quelli di alto valore paesaggistico e naturalistico come Grimaldi, le attività rumorose – scrive Terre di Grimaldi -. A ciò si aggiunga che il Twiga avrebbe dovuto fare una valutazione preventiva dell’impatto acustico, che non è stata mai fatta (o, per lo meno, non è stata portata in conferenza dei servizi). Di Muro poteva fissare delle prescrizioni importanti per autorizzare l’apertura di un locale rumoroso in una zona protetta ad alto valore ambientale e paesaggistico come Baia Benjamin, e non l’ha fatto: questo avrebbe potuto senz’altro dissuadere dall’ aprire un locale come il Twiga proprio lì. Insomma, vista la contiguità di questa amministrazione con gente come Briatore, e vista la chiusura di ogni possibilità di dialogo, riteniamo a questo punto che la strada giusta da intraprendere sia quella legale».

«Il Twiga non sta portando a Grimaldi né lavoro, né prestigio, né turismo. Anzi, i turisti li fa scappare, perché chi viene in vacanza qui cerca la pace e la tranquillità, non certo un rave quotidiano con musica, peraltro, di infimo livello e sparata a volumi insopportabili. E si aggiungano le barche che (anche quelle) rumorose caricano e scaricano teatralmente gli avventori del locale e le comitive di cubiste e pr in cerca di clienti. Questo è il tipo di persone che frequenta il Twiga. Altro che classe e lusso – conclude l’associazione -. Se gli aspiranti emuli del ragioniere di Verzuolo (Flavio Briatore, ndr) vogliono diventare sordi, affari loro. Ma Grimaldi vuole rimanere in pace e farà di tutto per rimanerci, per questo auspichiamo che l’autorità giudiziaria voglia accertare quanto prima le responsabilità del sopruso che si sta verificando ai danni della nostra frazione e voglia prendere i dovuti provvedimenti. Infine vogliamo ringraziare pubblicamente i cittadini che, coraggiosamente, hanno inviato lettere alle redazioni degli organi di stampa e invitarli a fare fronte comune per la difesa del nostro borgo dalla prepotenza, dalla stupidità e dall’arroganza di chi crede che il denaro possa tutto».

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