Incontro sul progetto del parco eolico, il sindaco Rebuttato: «Consiglio regionale si attivi l’inchiesta pubblica»
Hanno partecipato più di un centinaio di persone, tra cittadini ed associazioni
Dolcedo. «Ieri ho inviato una nota ufficiale al consiglio e alla Giunta della Regione Liguria e per conoscenza all’assessore Marco Scajola e al presidente facente funzione Alessandro Piana in cui a prescindere dalle valutazioni tecniche che effettuerà la Regione in quanto Ente interessato entro il 29, ho chiesto che il Consiglio regionale di chiedere al Ministero l’inchiesta pubblica che è un approfondimento più aperto al confronto ed è una possibilità prevista dalla legge ma è di competenza del consiglio regionale e ritengo sia un atto indifferibile ed urgente che può essere oggetto di una delibera» ha dichiarato il sindaco di Dolcedo Giuseppe Rebuttato durante l’incontro pubblico che si è svolto nel tardo pomeriggio di oggi a cui hanno partecipato più di un centinaio di persone, tra cittadini ed associazioni, sul progetto del parco eolico.
«Il problema è sentito-prosegue Rebuttato- d’altra parte non potrebbe non essere sentito anche perché la questione delle pale eoliche ci è piombata addosso a noi sindaci esattamente come è piombata addosso ai cittadini. A pensa male si fa peccato ma spesso ci si azzecca proprio nel mese di agosto quando già le scarse risorse che abbiamo come Comuni degli uffici tecnici non ci consentirebbero di reagire in maniera adeguata in qualsiasi periodo dell’anno a maggior ragione ad agosto. Le osservazione dobbiamo consegnarle entro il 29, io non sono un tecnico e non mi posso pronunciare sotto questo profilo ma in qualità di avvocato ho dato un’occhiata alle norme ed il termine è di legge quindi entro il 29 chiunque abbia interesse, quindi, cittadini, associazioni possono presentare delle osservazioni, invece le amministrazioni sono chiamate a fare un qualcosa di più ossia esprimere un parere la cui valenza si vedrà dopo, sicuramente il parere depositato entro il termine richiesto sarà preso esaminato ma quelli che arriveranno dopo no».
« Anche gli altri sindaci con cui mi sono confrontato- conclude- daranno un parere contrario che potrebbe sembrare viziato da una pregiudizialità nei confronti dell’intervento in quanto tale che per altro si parla di pale eoliche e quindi di energia da fonti rinnovabili ed è il futuro di cui tutti parliamo da diversi anni e si tratta di programmazioni energetiche che provengono dallo Stato Italiano ma provengono da indicazioni europee. Il problema va affrontato sia in termini di sostanza ossia l’effettivo impatto che avrà l’intervento con 32 pale eoliche che coprono tutti i crinali da Guardiabella fino a Cipressa ma soprattutto quello che ha lasciato perplessi è il metodo perché non c’è stata alcuna interlocuzione con le amministrazioni e le comunità interessate».
«Noi ci siamo trovati- spiega il sindaco di Prelà Mattia Gandolfi presente anche lui all’incontro- un po’ spiazzati perché è un progetto mastodontico che ci è caduto da Ministero che con delle procedure straordinarie ha “bypassato” tutti gli Enti di competenza tra cui anche noi come piccoli Comuni che di fatto siamo quelli che gestiamo e sappiamo le problematiche principali del nostro territorio. La situazione non è tanto rosea e stiamo cercando di vedere se ci può essere un escamotage per lo meno non per bloccare ma per arrivare ad una procedura di incontro per vedere di riprogrammare e impostare la progettazione in una maniera più sostenibile per il nostro territorio. Sapevo dell’esistenza di alcuni anemometri inseriti nel corso degli anni ma da averli inseriti a misure la velocità del vento a trovarci ad avere un progetto esecutivo cantierabile di un impatto e di un’importanza così mastodontica ce ne passa di acqua sotto i ponti. Nessuno è contrario all’energia rinnovabile ma fatta in una determinata maniera, sostenibile e inserita all’interno del nostro contesto abitativo».