Il prof Bassetti al Bordighera Book Festival: «Sui vaccini sbagliato dividersi, la politica deve restare fuori»

25 agosto 2024 | 19:28
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Sul “vaiolo delle scimmie”: «Bisogna organizzarsi subito, non tanto in Italia, dove evidentemente il problema non c’è, ma in Africa, perché lì i numeri sono impressionanti»

Bordighera. «I “pinocchi”, purtroppo, sono tanti miei colleghi, ma non solo. Sono medici, pseudomedici, farmacisti, chi si spaccia per operatore sanitario e non lo è, che fondamentalmente fregano la gente quasi sempre per profitto. Ma perché ci sia un pinocchio, poi dall’altra parte c’è la necessità che ci sia un pinocchio passivo, cioè un credulone che gli va dietro, altrimenti i pinocchi non ci sarebbero. Quindi quello che dobbiamo cercare di fare, e che questo libro tenta di fare, è di mettere in guardia nei confronti di questi pinocchi. Il libro cerca anche di dare una guida su come si possa capire che ti stanno fregando».

Lo ha detto il professor Matteo Bassetti, infettivologo, ospite della giornata finale del Bordighera Book Festival dove ha presentato il suo ultimo libro: “Pinocchi in camice. Sulla salute non si scherza”. Per l’intervento di Bassetti, che durante la pandemia da Covid-19 ha ricevuto pesanti minacce, è stato disposto un servizio di forze dell’ordine, che ha visto impegnati agenti del commissariato di polizia, con il dirigente vice questore Andrea Migliasso, e carabinieri, con il comandante di compagnia, maggiore Saverio Cappelluti.

Ricordando gli anni della pandemia, durante i quali il medico ha provato a fare divulgazione scientifica e contrastare le fake news utilizzando i social, Bassetti dichiara: «È stato molto difficile perché oggi i social media hanno completamente sovvertito l’ordine dei fattori. Cioè, non esiste più il principio di autorevolezza dato da quello che hai studiato o da quello che hai fatto, ma il principio viene dato sulla base di quanti follower hai, di quanto sei seguito o di quanto sei guardato. E questo è molto pericoloso, perché quando l’algoritmo porta in alto non i contenuti più scientifici, ma quelli più cliccati e più visti, evidentemente questo deve metterci in guardia, soprattutto in un aspetto come quello della salute».

Al giorno d’oggi, sui social, ogni decesso viene ricondotto al vaccino anti-Covid. Cosa ne pensa? «A questo oramai siamo abituati. Io sinceramente non li guardo neanche più, i commenti. All’inizio un po’ mi colpiva. Oggi sinceramente credo che la cosa migliore sia – di fronte a queste persone, e per fortuna ce ne sono sempre meno – ignorarle. Io credo che il modo migliore sia completamente ignorarli facendo finta che non esistano. Tra l’altro, dal punto di vista scientifico non esistono. Esistono perché qualcuno li vuole far esistere. Allora la cosa migliore è ignorarli completamente».

Sul “vaiolo delle scimmie”. «Bisogna organizzarsi subito, non tanto in Italia, dove evidentemente il problema non c’è, ma bisogna organizzarsi in Africa, perché lì i numeri sono impressionanti – spiega l’infettivologo -. Già siamo partiti con il piede sbagliato, perché in questo vaiolo delle scimmie non c’è nulla: è un vaiolo 2.0, cioè il vaiolo moderno. Non deriva dalla scimmia, sono cinquant’anni che si trasmette da uomo a uomo. E oggi i casi si sono fatti più frequenti. Prima il clay 2 aveva colpito prettamente omosessuali, oggi invece sembrano essere colpiti i bambini, gli adolescenti, donne in gravidanza. Quindi è una malattia che sta cambiando, sta mutando, sta diventando sempre più una malattia di tutti, in Africa. Ed è lì dove dobbiamo agire. Quei vaccini, pochi o tanti che abbiamo, vanno destinati all’Africa. Ma dobbiamo farlo molto rapidamente» Non c’è il rischio che arrivi in Europa? «Certamente ci saranno dei casi, ma non avranno le proporzioni, credo, che hanno avuto in Africa – risponde Bassetti -.Anche perché la trasmissione non è esattamente come quella del Covid, che la trasmette per via aerea. Qui la trasmissione deve avvenire per un contatto molto ravvicinato».

Nel suo lungo intervento davanti ad un nutrito pubblico, alla domanda sul perché si ha tanta paura dei vaccini, il prof Bassetti ha risposto: «Perché il popolo ha la memoria corta. Chi ha i capelli bianchi ricorda il vaiolo e altre malattie, sconfitte con i vaccini. Scegliere tra vaccinazione e non vaccinazione è esattamente come scegliere tra il bere l’acqua del proprio pozzo rispetto a quella potabile. Bere l’acqua del pozzo può andare bene, ma anche molto male. Vivere in un mondo senza vaccini significa sottoporre i nostri figli a rischi molto alti, parlo dei vaccini pediatrici».
Proprio i dati sulle vaccinazioni pediatriche preoccupano Bassetti: «C’è qualcuno al governo che pensa di eliminare la legge sui vaccini pediatrici, propri in questo momento che siamo secondi, per casi di morbillo, solo alla Romania. Io, da italiano, mi vergono. Nella comunità scientifica siamo gli italiani, quelli della “pizza”, del “mandolino”, quelli “che fanno casino”, anche con i vaccini».

E ancora: «Sui vaccini non bisogna dividersi. Dei vaccini devono parlare i medici, non i politici. Eppure i vaccini sono sempre stati un argomento che ha interessato più la politica che il popolo. Ma ricordate, quando vi manovrano i movimenti politici lo fanno per il loro bene, non il vostro. Quando c’è contrapposizione tra pro-vaccini e contro-vaccini, io inorridisco».