Storia

“I Doria di Dolceacqua e i Grimaldi di Monaco”, a Ventimiglia presentato il libro che celebra i 500 anni dal patto di fedeltà

Edito dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri in collaborazione con il Comune di Dolceacqua

Ventimiglia. Oltre 240 pagine, suddivise in capitoli dalla scrittura piacevole, per raccontare una storia lunga 500 anni, per celebrare un patto di sottomissione che nel tempo si è trasformato in un rapporto di collaborazione e amicizia. E’ stato presentato nel pomeriggio, presso il fondo antico della biblioteca Aprosia nel centro storico di Ventimiglia, in occasione della giornata inaugurale della edizione dell’“Agosto Medievale”, il volume bilingue (italiano e francese) “I Doria di Dolceacqua e i Grimaldi di Monaco. Cinquecentenario del patto di fedeltà del 3 novembre 1523”, edito dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri in collaborazione con il Comune di Dolceacqua.

Un libro voluto, come ha spiegato Daniela Gandolfi, direttrice dell’Istituto, dal sindaco di Dolceacqua Fulvio Gazzola «per celebrare un momento importante: quello del cinquecentenario dal patto di sottomissione dei Doria ai Grimaldi a seguito di un fatto di sangue». Il volume, infatti, è stato realizzato in occasione dell’anniversario della sottoscrizione della carta di fedeltà del 5 novembre 1523, anno che per un breve periodo, a seguito di un tragico evento, legò le comunità di Dolceacqua e della Val Nervia al Principato di Monaco coinvolgendo le due grandi famiglie genovesi dei Doria e dei Grimaldi.

Tra le varie premesse della pubblicazione, c’è anche quella firmata dal principe Alberto II di Monaco.

«Mi fa piacere introdurre questo momento di approfondimento – ha detto il sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro – Anche perché non è solito nell’organizzazione dell’agosto medievale trovare uno spazio per la cultura, per presentare un libro, per approfondire quello che è il passato. Questa non è è solo la presentazione di un libro, è una riflessione su come sia strategica la posizione di Ventimiglia».

«Dovremo fare un bel monumento a Bartolomeo Doria, che ha ucciso Luciano Grimaldi: è stata l’origine di tutto – ha scherzato il sindaco di Dolceacqua Fulvio Gazzola -. Quando abbiamo deciso di fare il gemellaggio con Monaco, volevamo qualcosa che restasse nella memoria e abbiamo deciso di realizzare un libro. Lo abbiamo voluto ricordando proprio i fatti storici. Ho voluto che chi lo scrivesse lo rendesse leggero e fruibile alla lettura».

«Questo volume parte dalla scoperta di un documento: un atto pubblico – ha detto Beatrice Palmero, storica e archivista, direttrice della rivista “Intemelion”, che ha moderato l’evento -. Si tratta di una pergamena emersa dall’archivio del Principato di Monaco. Questo documento rappresenta una iniziativa politica importantissima della comunità di Dolceacqua, che si reca a Monaco mandando i notabili. Dolceacqua, Perinaldo, Apricale e Isolabona vanno nel giardino del vescovo a chiedere protezione, e fanno una precisa scelta politica che è un atto di sottomissione. 
C’è, però, una reciprocità importantissima: l’impegno della protezione della comunità».

Alla presentazione era presente anche il curatore dell’opera, Alessandro Carassale, l’assessore del Comune di Monaco Jacques Pastor e Franck Vigliani, uno degli autori del libro, insieme a Yves Giraudon, Thomas Fouilleron, Paolo Calcagno, Luca Lo Basso, Emiliano Beri e Alessandro Carassale.

Hanno presenziato alla presentazione del volume l’assessore regionale Veronica Russo, il presidente del consiglio di Ventimiglia Roberto Nazzari e l’assessore Serena Calcopietro.

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