I “dissidenti” guardano ai congressi, Di Malta: «Il Pd può valere molto di più»
Alle ultime elezioni comunali aveva abbandonato la casacca dei Dem per schierarsi con la lista di Biancheri: «Qualcuno non vuole cogliere i segnali»
Sanremo. Si apre ancor prima delle imminenti elezioni regionali, la stagione dei congressi in casa Partito Democratico. A parlarne è a sorpresa Flavio Di Malta, uomo simbolo dei moderati e dei “dissidenti” autosospesi dopo la querelle sfociata nell’uscita dal partito di tutti i rappresentanti eletti e nominati nella giunta Biancheri bis. Per 10 anni in panchina come primo dei non eletti, Di Malta si era dimesso dalla direzione cittadina lo scorso anno, in aperta polemica con il blocco dirigente che aveva contribuito all’elezione del segretario cittadino Maurizio Caridi. Poi sostituito dall’architetto Gianni Salesi. L’accusa: non aver ricucito i rapporti con l’ex sindaco Biancheri, salvaguardando solo gli esponenti seduti nei cda delle società partecipate.
Ieri, il ritorno del presidente dell’Acli di San Martino alla Festa dell’Unità di Camporosso. Una presenza che non è passata inosservata. Alle scorse amministrative, Di Malta aveva rifiutato l’offerta del candidato sindaco del centrosinistra, Fulvio Fellegara, per candidarsi nel perimetro della coalizione di Alessandro Mager, all’interno della lista dell’ex sindaco Alberto Biancheri, Sanremo al Centro. Candidatura in accoppiata con l’ex vicesindaco, Costanza Pireri, anche lei fuoriuscita dal Pd. Per entrambi elezione sfumata.
«Anche se non l’ho ancora rinnovata, porto sempre con me la tessera del Pd», – spiega Di Malta -. «Alla Festa dell’Unità ci sono andato su invito di un po’ di amici. A Camporosso ho ritrovato chi aveva sostenuto a Sanremo la mia mozione, e ci siamo salutati volentieri. Con alcuni stiamo ragionando sui prossimi momenti congressuali. A ottobre ci sarà il rinnovo degli organi sanremesi e nel 2025 della segreteria provinciale».
«Io non ho mai avuto problemi con gli elettori del Pd, con il consigliere regionale Enrico Ioculano e con tutti gli altri livelli, superiori a quello cittadino, – prosegue Di Malta -. Mi sono sempre ritenuto più di sinistra di tanti altri, e l’ho dimostrato con i fatti, fondando il circolo Acli di San Martino. Sono tornato alla Festa dell’Unità per capire che aria tira nel Partito Democratico, alla luce della nuova fase politica aperta a Sanremo, dove siamo di nuovo al governo della città insieme al centro civico. Non c’è più Biancheri, ma le sensibilità all’interno della nuova Amministrazione sono grosso modo le stesse di un tempo».
«Nutro poche speranze che avvenga il cambiamento per il quale mi sono impegnato in prima persona, – conclude l’ex candidato alla segreteria sanremese -. Se ciò dovesse accadere, la città non potrà che giovarne. Oggi, la forza del Pd nell’amministrazione comunale è minore di quanto non lo fosse in precedenza, e il partito deve dire grazie al passo indietro di Sanremo al Centro, se ha un proprio assessorato di riferimento. Ci sono tante persone, come me, che hanno la tessera in tasca non rinnovata, che sperano in un cambiamento, a partire da una ritrovata importanza attribuita alle iniziative sul territorio. Il Pd vale meno di quanto potrebbe. Il risultato delle europee rimane un miraggio, senza il contributo dell’area moderata. Alle ultime elezioni comunali è stato dato un segnale che qualcuno avrebbe dovuto cogliere».
(In copertina, Di Malta presso il circolo Acli di San Martino)