Forza Italia Liguria su dimissioni dal partito di Bonadonna: «Se città è sporca non è colpa della Raco»
«Invece di puntare il dito, si cerchino soluzioni condivise»
Genova. «”Ventimiglia troppo sporca”. Questa la motivazione che avrebbe spinto Franca Bonadonna, ex consigliera di Forza Italia, ad abbandonare il partito. E sembra chiaro quindi che la questione spazzatura venga strumentalizzata al fine di spingere l’assessore Milena Raco a presentare le dimissioni, le quali non solo non risolverebbero il problema spazzatura ma ne allungherebbero i tempi di risoluzione. Far leva sul disagio legato alla problematica rifiuti è piuttosto semplice e troverebbe tutti d’accordo poiché l’evidenza delle difficoltà quotidiane nel rendere fattibile la differenziata sono palesi. Questo però non è un problema legato alla mala gestione dell’assessore in quota Forza Italia, la quale non si può negare che sia impegnata costantemente nella ricerca di soluzioni, cosa che viene quantomeno ammessa anche dalla stessa Bonadonna. Ascoltare tutte le lamentele, stimolarne altre, fomentare il problema e cercare dei colpevoli non vuol dire risolvere il problema!». Lo dichiara in una nota la segreteria regionale di Forza Italia Liguria in merito alle dimissioni dal partito del consigliere di maggioranza a Ventimiglia Franca Bonadonna.
E ancora: «Quale soluzione viene proposta dalla consigliera Bonadonna? Il cambio di assessore, cambio che dovrebbe avvenire con quale sostituzione? Quale persona propone come risolutiva per questa carica? Quale critica costruttiva possiamo prendere in considerazione? Abbiamo più volte ribadito alla Bonadonna che la soluzione non può essere un cambio di ruolo, ma bensì una collaborazione unanime; tutti noi vorremmo una città più pulita e decorosa, ma questo è un obiettivo che purtroppo non si può realizzare in pochi mesi», spiegano gli azzurri.
«Siamo partiti con la percentuale di differenziata del 28% a inizio mandato, arrivando ad oggi con una percentuale che si aggira intorno il 54 %, questo non è sufficiente ma ci fa ben sperare per il futuro, il nostro obbiettivo è superare la soglia del 70%, cosa che permetterebbe una notevole diminuzione della TARI – aggiungono -. Siamo obbligati giustamente a partecipare alla differenziata e questo è un processo complesso perché influisce su moltissime dinamiche, tra cui: gli extra comunitari non hanno dimora e non hanno i mezzi per poter partecipare alla differenziata; le persone con scarso senso civico che non hanno minimamente intenzione di partecipare in modo consapevole alla differenziata, rendendo di fatto quasi nulle le misure messe in atto».
«Insomma – conclude la segreteria regionale – Sono diverse le difficoltà che possono influire sulla gestione rifiuti e dobbiamo tenerne conto anche quando puntiamo il dito verso l’assessore in questione poiché dovremmo cercare di risolvere il problema collaborando al meglio e non scaricando le responsabilità. Nessuno ha mai pensato che fosse facile ma non è certo rinunciando che possiamo sperare di fare la differenza, siamo sempre aperti al dialogo e al confronto benché sia costruttivo, limitarsi a puntare il dito contro qualcuno, salvo poi dichiarare “comprendo benissimo le carenze del capitolato” ci sembra quantomeno contraddittorio».