Giustizia

Carcere di Sanremo, detenuto ubriaco armato di lama rimane fuori cella tutta la notte

Uil: «Urgente l'invio del gruppo speciale»

riviera 24 - piana lorenzo visita carcere sanremo

Sanremo. «Apprendiamo che nella notte tra sabato e domenica, un detenuto di origine magrebina, ubicato in Terza Sezione si è rifiuto di rientrare in cella, restando praticamente tutta la notte in corridoio (con 50 detenuti presenti) , mentre all’interno della Casa Circondariale di SANREMO. I detenuti presenti sono 266 a fronte di una capienza di 223 – il detenuto era completamente ubriaco e armato di una lama artigianale, con la quale ha tentato di colpire altri detenuti che invece erano all’interno delle celle della terza sezione» dichiara Fabio Pagani, Segretario della UILPA Polizia Penitenziaria.

«Quanto accaduto, se confermato secondo la ricostruzione che ci è pervenuta, acclara che di fatto il controllo delle carceri è in mano alla criminalità, da tempo lo denunciamo a Sanremo e specialmente in quella Terza Sezione, che in qualsiasi momento può portare a termine i propri disegni criminosi, a prescindere dal diuturno impegno che, con profonda abnegazione, viene garantito dalle donne e dagli uomini del Corpo di Polizia penitenziaria, che anche ieri si è trattenuta in servizio per fronteggiare tale grave criticità e pronta ad intervenire», aggiunge il Segretario della UILPA PP. che continua: «per la cronaca il detenuto è rientrato in cella alle ore 9 di Domenica mattina (fuori cella per ben 12 ore) e si tratta di un uomo proveniente dalla Lombardia per ordine e sicurezza e autore sempre a Sanremo della distruzione di telecamere e vetri, nei giorni scorsi. Quanto sta accadendo è palesemente l’effetto dello stato di abbandono sostanziale in cui continuano a versare le carceri e i detenuti e a pagarne le spese, oltre a questi ultimi, è il Corpo di Polizia penitenziaria che sconta le pene dell’inferno per la sola colpa di essere al servizio dello Stato. Ormai si va al lavoro e non si sa quando e come se ne uscirà. Turni interminabili , aggressioni, sono state oltre 2.000 dall’inizio dell’anno, rivolte, disordini e, quando va bene, un procedimento penale e uno disciplinare», aggiunge il Segretario della UILPA PP.

«14.500 detenuti oltre i posti disponibili, 18mila unità mancanti alla Polizia penitenziaria, 66 suicidi fra i detenuti e 7 fra gli agenti nel solo 2024, richiedevano e richiedono misure straordinarie e ad effetto tangibile e immediato e non il placebo costituito dal decreto carceri. Ci auguriamo che il Governo nella sua interezza, ma soprattutto la Premier, Giorgia Meloni, vogliano prenderne compiutamente atto prima che il sistema tracolli definitivamente con conseguenze inimmaginabili» conclude Pagani.

Fabio Pagani (Segretario Regionale UIL-PA PENITENZIARI Liguria)

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