Carabinieri, caserma di Dolcedo a rischio chiusura: il sindaco lancia un appello per trovare nuova sede

8 agosto 2024 | 10:41
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Carabinieri, caserma di Dolcedo a rischio chiusura: il sindaco lancia un appello per trovare nuova sede

Una vera e propria corsa contro il tempo, quella intrapresa dal primo cittadino, dopo che l’attuale proprietario dei locali adibiti a caserma dell’Arma ha deciso di rientrare in possesso degli immobili

Dolcedo. I carabinieri dovranno lasciare l’attuale caserma di via Mameli, ma il Comune non vuole perdere l’importante presidio sul territorio. Per questo il sindaco di Dolcedo Giuseppe Rebuttato ha pubblicato un avviso pubblico nel quale chiede ai suoi concittadini «proprietari di immobili siti sul territorio comunale» di «segnalare l’eventuale disponibilità a concedere in locazione gli stessi al ministero dell’Interno per la nuova collocazione della caserma dei carabinieri entro e non oltre il 15 settembre 2024».

«La proprietà vuole rientrare in possesso dell’immobile, avendo un titolo per il quale ha sempre ritardato l’esecuzione, anche con sacrificio e senso di responsabilità – spiega il primo cittadino – Per questo motivo ringrazio personalmente la famiglia Ranise». Ma l’accordo per una ulteriore proroga di due anni scadrà il 31 dicembre del 2024, salvo che non vengano concesse ulteriori proroghe che, spiega sempre Rebuttato «dipendono dalla rinnovata disponibilità della proprietà, anche con la partecipazione del Comune a integrazione del canone annuale di 13.500 per mantenere un presidio di sicurezza sul territorio».

Una vera e propria corsa contro il tempo, quella intrapresa dal primo cittadino, dopo che l’attuale proprietario dei locali adibiti a caserma dell’Arma ha deciso di rientrare in possesso degli immobili: due piani di circa 150 metri quadrati ciascuno, comprendenti uffici, un appartamento, camerate e mensa. «Il mantenimento del comando stazione dei carabinieri sul territorio di Dolcedo è di fondamentale importanza per la tutela, la sicurezza ed il presidio del territorio», spiega il sindaco.

Da qui l’appello ai suoi concittadini. Per poter allestire una nuova caserma basterebbero un alloggio e sei locali. L’avviso è chiaro: chi li ha, si faccia avanti.

«Se i carabinieri vanno via, si sappia, non torneranno più – conclude Rebuttato -. Scordiamoci che tra tre o quattro anni, se dovessimo avere la disponibilità di uno stabile, possa riaprire la stazione».