Aumenti agli autisti neoassunti, Cgil, Cisl e Uil: «Dall’azienda solo proclami»

13 agosto 2024 | 11:44
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Aumenti agli autisti neoassunti, Cgil, Cisl e Uil: «Dall’azienda solo proclami»

«Siamo in stato di agitazione. Da parte dell’Amministrazione comportamento scorretto»

Sanremo. «Abbiamo colto anche noi nell’incontro conoscitivo del 12 luglio la probabile apertura del consiglio di amministrazione a rivedere gli accordi vigenti in maniera migliorativa. Peccato che non sia stato percepito dai vertici aziendali il carattere emergenziale, essendo trascorso già un mese da quella data, senza aver dato seguito ai proclami». A dichiararlo sono i segretari Fabrizio Ioanna (Cgil), Angelo Casella (Cisl) e Enrico Parodi (Uil), alla guida dei sindacati confederali interni alla Riviera Trasporti. Il commento è alla notizia odierna, rilanciata dal segretario provinciale di Ugl autoferrotranvieri, Guido Esposito, che certifica la disponibilità del nuovo presidente della società del trasporto pubblico locale, Maurizio Temesio, e della nuova ad, Nicoletta Cristiani, a concedere l’applicazione della contrattazione collettiva di secondo livello ai neo assunti. In parole povere, significa più soldi in busta paga per gli autisti che scelgono Riviera Trasporti. Una mossa per incentivare le assunzioni e la produttività, in un contesto quasi disperato per il servizio e l’utenza.

«Con profonda tristezza leggiamo negli articoli odierni, in questo periodo di difficoltà mai viste, che un sindacato presente in azienda, millanta accordi illusori, già conditi di cifre e benefici ben lontani dall’essere siglati e non percepisca o non comprenda cosa sia una procedura di raffreddamento e a cosa sia rivolta. E lo stesso ci auguriamo non doverlo pensare per l’amministrazione di Rt, avendone ignorato per la prima volta nella storia l’iter, interrompendo unilateralmente le normali relazioni industriali».

«Cgil Cisl e Uil sono in stato di agitazione – continuano i segretari dei sindacati confederali -, quale unico strumento di tutela dei lavoratori, per i problemi legati alla sicurezza degli addetti che quotidianamente ricevono minacce e aggressioni per i continui disservizi, dovuti come ribadito in tutte le sedi alla carenza strutturale di personale. Carenza denunciata nella formulazione della procedura dettata dalla non più congrua offerta economica e normativa per i nuovi assunti e per il personale in azienda a otto anni dall’assunzione. Condizioni che sono frutto di accordi che, volente o nolente, hanno mantenuto in vita questa azienda e che avrebbero dovuto portare Rt all’affidamento in house. Affidamento protratto avanti nel tempo, destabilizzando ancor più l’ambiente lavorativo e togliendo certezze a tutti provocando, cosa mai vista, il fuggi fuggi anche dei dipendenti più anziani».

«Ricordiamo a tutti che Cgil, Cisl e Uil hanno sempre creduto e si sono adoperate per far vivere il trasporto pubblico e per non farlo cadere in mani private, consegnando utili da non reinvestire nel territorio ad un soggetto terzo. Abbiamo rinunciato nel tempo a svariate azioni o imposizioni, concordi con la stragrande maggioranza del personale, e oggi ci aspettiamo di ricevere dall’Amministrazione tale riconoscimento aspettando di essere convocati, al contrario di altre sigle sindacali, configurando un comportamento antisindacale e per questo, se non ci saranno segnali di apertura nei nostri confronti, proseguiremo l’iter della procedura di sciopero, convocati dal prefetto, portando a conoscenza dell’opinione pubblica le reali responsabilità dei disservizi che ne deriveranno», – concludono Ioanna, Casella e Parodi -.