Armo- Cantarana, il viceministro Rixi: «Sta diventando una concretezza per il territorio»

31 agosto 2024 | 15:19
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«Oltre al punto di vista viabilistico risolverebbe un grande problema per la provincia di Imperia che è quello dell’acqua visto che all’interno della galleria c’è una falda acquifera particolarmente importante»

Pieve di Teco. Un progetto importante quello del traforo dell’Armo- Cantarana che non solo rafforzerebbe i collegamenti tra la Liguria e il Basso Piemonte ma «risolverebbe- afferma il vice ministro alle infrastrutture Edoardo Rixi- un grande problema per la provincia di Imperia che è quello dell’acqua visto che all’interno della galleria c’è una falda acquifera particolarmente importante» e «30 anni- aggiunge il Presidente della Provincia Claudio Scajola– fa si era fatto un acquedotto con tubi da 400 che partendo da Pieve di Teco e arrivava fino a Borgomaro e tutt’ora c’è il tubo, abbiamo anche chiesto che nell’attesa ci sia un finanziamento nei capitoli del Ministero delle infrastrutture che sono dedicati alle sorgenti idriche la captazione di questa sorgente affinché si possa avere acqua per caduta a costo zero di qualità migliore che può incidere sulla diminuzione dei costi dell’acqua».

L’Armo- Cantarana ritorna protagonista al centro di un incontro al Teatro Salvini a cui hanno partecipato oltre al viceministro alle infrastrutture anche il presidente della Provincia Scajola, il presidente facente funzioni Alessandro Piana, il sindaco di Pieve di Teco Enrico Pira, il presidente della Provincia di Cuneo.

«Le notizie da dare al territorio- spiega il viceministro alle infrastrutture Edoardo Rixi– sull’Armo- Cantarana che non è più un progetto così astratto ma sta diventando una concretezza per il territorio e va studiato con il territorio perché ovviamente ci sono dei problemi soprattutto sul versante ligure nel realizzare l’opera nel passaggio nei paesi. L’opera deve essere un miglioramento del sistema viario e non deve diventare un problema per un’area come quello dell’entroterra di Imperia che con l’aumento del traffico potrebbe avere dei disagi oltre che dei vantaggi però è un’opera importante perché vorrebbe dire finalmente avere una statale che di fatto è una super strada che ci collegherebbe con il basso Piemonte evitando agli imperiesi di passare per forza sul viadotto autostradale di Savona che sappiamo nei prossimi dieci anni verrà comunque degli impatti sui lavori autostradali particolarmente pesanti e con un aumento del traffico sul terminal di Vado e quindi avere uno sbocco diretto sul Piemonte gestibile soprattuto con il flusso dei turisti e durante l’anno con l’attività commerciali».

«È un progetto importante- prosegue Rixi- perché oltre al punto di vista viabilistico per noi risolverebbe un grande problema per la provincia di Imperia che è quello dell’acqua visto che all’interno della galleria c’è una falda acquifera particolarmente importante e con i problemi di siccità trovare un approvvigionamento nell’ imperiese sarebbe un una manna. Sul tema delle Aurelie daremo tempi, metodi e finanziamenti sulle opere da realizzare, la prima è il primo lotto dell’Aurelia bis sulla circonvallazione di Imperia e poi tutta la parte verso Sanremo soprattutto verso la frontiera dove dobbiamo migliorare i nostri collegamenti con la Francia. È importante in questo momento andare ad aprire una serie di confronti non solo sulla parte autostradale ma anche viabilità statale e poter fare progetti, portare avanti iter e trovare finanziamenti e credo che su questo ci sia la massima consapevolezza. Partirò con progetti ed appalti quando ci sarà la piena condivisione con tutte le parti del territorio. Le opere non si impongono si costruiscono con il territorio perché un’opera come l’Armo- Cantarana ha un forte impatto con le cantierizzazzioni  e quindi ci sarà un territorio che per qualche anno subirà dei disagi»

«Abbiamo chiesto- ha commentato il presidente della Provincia Claudio Scajola al termine del convegno-  che nell’attesa dell’inizio dei cantieri che deve passare attraverso il finanziamento che non c’è ancora per una cifra che è intorno ai 400 milioni ma poi dobbiamo aggiungere che dal lato di Cantarana deve essere collegata verso Garessio con un ampiamente della strada che oggi è molto stretta e dalla parte di Pontedassio verso Imperia per collegarla con l’autostrada, quindi non si può parlare soltanto del traforo Armo- Cantarana ma si deve parlare del collegamento autostradale direttamente con il Piemonte attraverso la galleria. Ma poiché all’interno della galleria stessa c’è una sorgente importante di acqua e poiché 30 anni fa si era fatto un acquedotto con tubi da 400 che partendo da Pieve di Teco e arrivava fino a Borgomaro e tutt’ora c’è il tubo, abbiamo anche chiesto che nell’attesa ci sia un finanziamento nei capitoli del Ministero delle infrastrutture che sono dedicati alle sorgenti idriche la captazione di questa sorgente affinché si possa avere acqua per caduta a costo zero di qualità migliore che può incidere sulla diminuzione dei costi dell’acqua»

«Tante cose- prosegue Scajola- si sanno ma l’incontro credo sia stato utile per far capire che poiché ormai da quasi dieci anni non si fanno investimenti sul territorio della provincia di Imperia, gli ultimi cantieri sono stati aperti quando ero Ministro della Repubblica oggi non sono partiti i cantieri e quindi bisogna accelerare anche con le opere minori in attesa delle opere maggiori e quindi ci vuole ancora più impegno. Ho trovato in Rixi una buona disponibilità e anche capito che questo territorio ha bisogno di risposte di maggiore concretezza».

L’attuale tracciato che collega Cantarana (Provincia di Cuneo) ad Acquetico (provincia di Imperia) si sviluppa su 13,8 km particolarmente tortuosi che attraversano undici nuclei abitati, con un dislivello di 662 m e un tempo di percorrenza di circa 25 minuti. Il progetto di traforo ridurrebbe il percorso a 9,3 km per un dislivello di 370 m e una percorrenza di 6 minuti, senza attraversare nuclei abitati. Inoltre il traforo, se realizzato, rappresenterebbe una alternativa al Colle di Tenda per quanto riguarda i traffici commerciali.