«Voglio l’elenco dei soci», telefonata del presidente del consiglio Nazzari scatena un putiferio al consorzio di Pedaigo
La seconda carica cittadina si difende: «Chiesto a titolo personale, la politica non c’entra»
Ventimiglia. Galeotta fu una telefonata: quella che il presidente del consiglio comunale di Ventimiglia, Roberto Nazzari (Lega) ha fatto al consorzio irriguo di Pedaigo chiedendo, senza ottenerlo, l’elenco dei soci. Ma l’interessamento della seconda carica (dopo il sindaco) istituzionale del Comune, ha scatenato un putiferio e fatto infuriare il consiglio direttivo del consorzio, ente morale privato che dal 1927 si occupa della distribuzione dell’acqua nelle campagne nel ponente di Ventimiglia, dove l’acquedotto, un tempo, neanche arrivava e a portarcela, appunto, è stato proprio il consorzio.
«In cento anni la politica è rimasta sempre fuori dal consorzio di Pedaigo – dichiara Flavio Martini, uno dei tre sindaci eletti dal consorzio -. C’è chi ha provato a candidarsi come consigliere comunale, ma mai utilizzando il nome di Pedaigo. Ora, invece, le cose stanno cambiando». In vista delle elezioni per il rinnovo delle cariche sociali dell’ente, previste domenica 21 luglio presso la sede di via Freccero, 125, alle porte del consorzio hanno bussato «due persone vicine alla Lega che vogliono proporsi come consiglieri e hanno cominciato a mettere zizzania», spiega Martini. Eppure, fino ad ora, del consorzio non era importato nulla a nessuno se non ai contadini e ai residenti delle aree interessate, che proprio grazie al “Pedaigo” hanno l’acqua, a prezzi contenuti, che serve alle esigenze quotidiane.
E non è tutto. «Il giorno stesso abbiamo ricevuto la chiamata di Nazzari che, in virtù dell’essere presidente del consiglio comunale chiedeva l’elenco dei soci», aggiunge Martini. Elenco che non gli è stato fornito per motivi legati alla privacy dei soci stessi: un migliaio in tutto. «Ora voglio che Nazzari ci dica il perché di questa telefonata, per questo verrà presentata un’interpellanza in consiglio comunale dal consigliere Gaetano Scullino». Appresa la notizia della telefonata, ‘ex sindaco, infatti, si è detto «indignato per l’ingerenza di Nazzari che, in qualità di presidente del consiglio ha intimato alla segretaria di inviargli l’elenco dei soci del Consorzio .. a scopo evidentemente politico».
Da parte sua, Nazzari smorza le polemiche e dichiara di non aver nessun interesse a mettere le mani sul consorzio: «Ho chiesto, come presidente del consiglio comunale, di poter avere l’elenco dei soci. Ma qual è il male? Non ho fatto assolutamente niente di male. Mi è stato risposto che c’era la privacy e io ho smesso di chiedere. Adesso mi viene il dubbio che si voglia nascondere qualcosa».
Sulla concomitanza della candidatura a consigliere di due tesserati del Carroccio con la sua telefonata, Nazzari dichiara: «Non so nulla dei candidati nè di altro, la mia era una curiosità personale. Se loro sanno altre cose che le dicano. Io, ripeto, ho chiesto per mia curiosità personale, non ho nessuna intenzione di appoggiare alcun candidato».
Ma la versione data da Nazzari, politico navigato con esperienza cinquantennale, non convince nessuno. Resta nei soci il dubbio che la politica voglia entrare all’interno dell’ente, bacino di voti che alle elezioni comunali può fare la differenza.