Toti agli sgoccioli, è già corsa regionali

22 luglio 2024 | 13:40
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Toti agli sgoccioli, è già corsa regionali

Nell’imperiese il primo partito a definire le candidature sarà la Lega. Conferme e new entry

Imperia. Il primo partito della provincia di Imperia a convocare una riunione ufficiale per definire le candidature in vista delle prossime elezioni regionali è la Lega, guidata dal segretario Antonio Federico. Il Carroccio si riunirà nei prossimi giorni, come richiesto a tutti i coordinamenti liguri dal vicepremier Matteo Salvini, che prossimamente incontrerà il presidente della Regione, Giovanni Toti, ai domiciliari dallo scorso 7 maggio e sempre più vicino alle dimissioni, dopo la bufera giudiziaria che gli si è abbattuta addosso.

Il fermento intorno alle prossime elezioni regionali è palpabile anche negli altri partiti della coalizione di centrodestra e nel centrosinistra a trazione Partito Democratico. Cinque i consiglieri regionali che il Ponente ligure può sperare di promuovere a Genova. Gli uscenti sono la vallecrosina Veronica Russo di Fratelli d’Italia, Mabel Riolfo, ex Lega, ora Forza Italia, Sonia Viale, ripescata di recente come prima dei non eletti del collegio genovese in seguito alla nomina ad assessore di Alessio Piana. Poi, l’assessore di Cambiamo e fedelissimo di Toti, Marco Scajola e la consigliera di Taggia, Chiara Cerri. Infine, unico esponente della minoranza, l’ex sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano del Pd.

Tra riconferme e new entry, la Lega – che sull’argomento candidature è partita in anticipo su espressa indicazione di Salvini (parola d’ordine: “farsi trovare pronti”) -, può contare per il quartetto di cui si compone la lista, sul presidente ad interim Alessandro Piana di Pontedassio, la consigliera uscente Sonia Viale di Ventimiglia, il capogruppo di Sanremo e prossimo consigliere provinciale Daniele Ventimiglia.

Chi il vestito di consigliere regionale se lo sente già cucito addosso è il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Bellevue, Luca Lombardi, in pole per guidare il listino dei “fratelli” in Regione. Ricandidata in pectore la consigliera uscente Veronica Russo, il partito della premier Meloni potrebbe giocarsi la carta del ventimigliese Guglielmo Guglielmi (ex assessore Bilancio della prima giunta Scullino, molto vicino al responsabile enti locali Fabio Perri). Si vocifera di una possibile candidatura di Roberta Minasso, figlia dell’ex onorevole Eugenio, scomparso prematuramente nel 2021. Tra le donne, circola il nome di Serena Calcopietro, assessore nella città di confine.

Per il centrodestra, acque agitate in casa Forza Italia alle prese con un confronto interno al gruppo intemelio tra la consigliera regionale uscente, Mabel Riolfo (il suo abbandono della Lega aveva fatto discutere), e l’attuale assessore all’Ambiente del Comune, Manuela Raco. L’altro derby per un posto da consigliere regionale se lo potrebbero giocare Simone Baggioli, coordinatore provinciale (non eletto in consiglio a Sanremo) e Filippo Bistolfi, vicecoordinatore regionale. Per gli orfani del movimento di Toti, come l’assessore Marco Scajola, sarà più semplice trovare una collocazione nella formazione del candidato presidente. A oggi i papabili leader dei moderati sono il viceministro Edoardo Rixi o l’assessore e braccio destro del “governatore”, Giacomo Giampedrone.

Nel Partito Democratico è sicura la ricandidatura di Enrico Ioculano, alla quale si potrebbe aggiungere in tandem quella del segretario provinciale, Cristian Quesada, forte dell’accordo chiuso a Sanremo tra i Dem e i civici, che ha portato all’elezione del sindaco Mager. Altro nominativo spendibile è quello del consigliere imperiese Edoardo Verda. Per le donne, la rosa si amplia all’assessore sanremese Lucia Artusi (fresca di candidatura di servizio per l’Europarlamento), alla segretaria del circolo della Città dei fiori, Francesca Antonelli, la capogruppo a Imperia Deborah Bellotti o il vicesindaco di Pompeiana, Manuela Giraudo.

Fuori dai partiti, rimane da vedere come vorranno posizionarsi i sindaci civici di Sanremo e Imperia, Alessandro Mager e Claudio Scajola. Entrambi possono offrire un solido pacchetto di voti ai loro candidati da inserire nella lista del presidente. Mager deve considerare l’alleanza cittadina con il Partito Democratico, che cercherà di spingerlo a sostenere il candidato del centrosinistra, in oggi rappresentato dall’ex ministro Andrea Orlando, anche se non si escludono altri nomi provenienti dalla società civile. Scajola è in una posizione privilegiata, potendo decidere più liberamente quale candidatura sostenere sulla base del progetto che verrà ritenuto più vicino al proprio. Un progetto che ha fatto del sottomettere i partiti al “civismo” un perno fondamentale.