Torna la maretta al Casinò di Sanremo, Ugl e Uilcom proclamano lo stato di agitazione

2 luglio 2024 | 16:47
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Torna la maretta al Casinò di Sanremo, Ugl e Uilcom proclamano lo stato di agitazione

«Confidiamo sulla totale condivisione della rilevanza dei temi ed auspichiamo la massima collaborazione da parte di tutti nell’avvio immediato di un dialogo sui temi in questione»

Sanremo. Le sigle sindacali Ugl e Uilcom del Casinò di Sanremo hanno annunciato lo stato di agitazione del personale della Casa da Gioco, a partire dal 3 luglio 2024. La decisione arriva in seguito alla mancata risposta dell’azienda municipale a numerose richieste presentate nel corso degli ultimi mesi.

In una nota congiunta, i sindacati hanno evidenziato le questioni irrisolte che hanno portato alla proclamazione dello stato di agitazione. A partire dal trattamento economico. Stando a quanto comunicato da Ugl e Uilcom, i lavoratori hanno richiesto più volte, senza successo, le copie delle proprie buste paga per verificare le mancate retribuzioni e gli errati versamenti all’Inps relativi agli anni passati. Le richieste formali sono state inoltrate il 25 gennaio, 26 marzo, 9 maggio e 1 giugno 2024, ma l’azienda non ha fornito adeguato riscontro.

Inoltre, i dipendenti lamentano l’inadeguatezza della formazione ricevuta su tematiche di elevata complessità come la privacy e l’antiriciclaggio, sottolineando la necessità di un aggiornamento formativo che finora non è stato implementato dall’azienda. I lavoratori richiedono la convocazione della Commissione Paritetica Aziendale, sospesa operativamente da anni, e il rimborso delle relative trattenute. La mancata attivazione di questa commissione è stata oggetto di pluriennali solleciti rimasti senza risposta.

Altro tema sollevato la sicurezza sul lavoro che per i sindacati desta una preoccupazione crescente, specialmente in seguito a spiacevoli accadimenti avvenuti in Sala Slot. I dipendenti denunciano il rischio per la loro incolumità e chiedono interventi concreti per garantire un ambiente di lavoro sicuro. I sindacati sottolineano che queste problematiche, nonostante siano state ripetutamente segnalate e discusse negli anni passati, continuano a persistere senza che l’azienda prenda provvedimenti concreti. Inoltre, l’assenza di una calendarizzazione degli incontri previsti per affrontare tali temi aggrava la situazione.

Le inadempienze contrattuali e il mancato rispetto degli articoli 15, 44, 47 e 58 del contratto collettivo sono motivo di forte preoccupazione. Le sigle sindacali avvertono del possibile rischio per l’azienda di rilevanti contenziosi sulle retribuzioni, potenziali sanzioni in caso di inadempienze in tema di formazione e tutela della salute dei dipendenti, e del grave danno d’immagine che potrebbe derivarne.

«Confidiamo sulla totale condivisione della rilevanza dei temi ed auspichiamo la massima collaborazione da parte di tutti nell’avvio immediato di un dialogo sui temi in questione», – affermano i sindacati nella nota -. In mancanza di una risposta adeguata, Ugl e Uilcom si vedono costrette a proclamare lo stato di agitazione, non potendo esercitare liberamente il diritto di informazione, limitando così la loro capacità di garantire adeguata tutela ed assistenza ai propri iscritti».