Quesada (Pd) rilancia la coalizione civica per le regionali della Liguria
Il segretario provinciale Dem ieri a Genova alla manifestazione del centrosinistra per chiedere le dimissioni di Toti: «Orlando sarebbe un presidente autorevole. Altre figure in campo»
Genova. «L’alleanza che abbiamo costruito a Sanremo sia un modello da replicare in tutta la regione». A dichiararlo è stato ieri, a Genova, il segretario provinciale del Partito Democratico di Imperia Cristian Quesada. L’esponente Dem ha partecipato alla manifestazione del campo largo che si è tenuta in piazza De Ferrari, di fronte a oltre duemila cittadini e alla presenza dei principali leader nazionali dell’opposizione al governo Meloni, che hanno chiesto in coro le dimissioni del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e nuove elezioni.
Segretario Quesada, dietro di lei Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli hanno calcato insieme il palco dopo la manifestazione di piazza De Ferrari. È una prova di unità di tutta la coalizione del Campo Largo? «E’ partito ufficialmente il primo avviso di sfratto a Toti, che sta bloccando la Liguria da oltre due mesi. Piazza De Ferrari è stata una piazza bellissima, stracolma di gente che crede che questa regione abbia bisogno di una vera alternativa. Credo sia stata una grande manifestazione, un grande primo passo con tutti i leader del centrosinistra sul palco. Non basta per costruire una vera alternativa, ma è il primo passo per costruire il futuro. Nei prossimi mesi sarà inevitabile andare alle elezioni in questa regione e noi crediamo di poter finalmente cambiare le cose, a partire dalla sanità che è stata distrutta in questi anni e su cui bisogna fare un grande lavoro».
A proposito del concetto di unità, siete reduci dalle elezioni comunali a Sanremo in cui al ballottaggio si è ricostituito lo schema civici sostenuti dal centrosinistra e dal Pd. E’ uno schema che può funzionare a Ponente come in Liguria? «Assolutamente sì. Credo che l’alleanza che abbiamo costruito a Sanremo sia un modello da replicare in tutta la regione. A Sanremo non siamo andati tutti insieme (Quesada si riferisce al Movimento 5 Stelle, ndr) per visioni diverse sul candidato, ma come Pd abbiamo interpretato il civismo in modo innovativo. Questo approccio ha dato credibilità alla nostra coalizione e rappresenta un contributo importante anche in vista delle elezioni regionali. Il centrosinistra deve essere un interlocutore di un campo largo, non soltanto politico ma anche sociale, ed è quello che abbiamo fatto a Sanremo. Il successo di questo progetto civico dimostra che possiamo costruire un’alternativa credibile e vincente anche a livello regionale».
Rispetto alla scelta del candidato presidente, nel Pd si fa il nome di Andrea Orlando. Potrebbe essere lui la persona giusta? «Andrea Orlando è una persona con un curriculum di tutto rispetto. Ha fatto molto bene il ministro dell’Ambiente, il ministro della Giustizia e il ministro del Lavoro durante il governo Draghi. È una persona assolutamente autorevole che può rappresentare un’alternativa in questa regione. Tuttavia, credo che sia un passaggio che debba essere fatto dalla coalizione a livello regionale. Il candidato deve essere la migliore sintesi della coalizione. Oltre a Orlando, ci saranno sicuramente anche altre figure. Nelle prossime settimane ci saranno degli incontri per cercare di fare sintesi sul candidato e partire con una campagna elettorale che deve essere sociale, allargare la sua base e dare finalmente una prospettiva di rinascita alla Liguria».