«Progetto Sanremo esempio virtuoso in vista regionali. Dimostreremo che avevamo ragione»

13 luglio 2024 | 08:00
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«Progetto Sanremo esempio virtuoso in vista regionali. Dimostreremo che avevamo ragione»

Civico di sinistra e di governo, Fellegara è il vicesindaco di Alessandro Mager. L’accordo elettorale criticato dai poli opposti: «Non schierarsi significava lasciare la città alle destre»

Sanremo. Ha sbarrato la strada verso l’Amministrazione alle destre cittadine, salvando contemporaneamente dall’insignificanza politica un’area progressista che sembrava sull’orlo dell’estinzione e precorrendo i tempi di Inghilterra e Francia, dove le sinistre unite hanno condizionato l’esito del voto. Alla sua prima esperienza in politica, dopo anni di militanza ai vertici della Cgil provinciale, Fulvio Fellegara è il nuovo vicesindaco del Comune di Sanremo. Il suo endorsement per il civico Alessandro Mager è valso la vittoria alle recenti elezioni amministrative del “blocco repubblicano” in salsa matuziana. Una decisione sofferta e aspramente criticata, sia a destra che a sinistra. Ma che Fellegara rivendica.

«La mia priorità è che in questa regione ci sia un cambio di passo. Lavoreremo per sconfiggere le destre partitiche anche in Liguria». Si apre così l’intervista all’astro nascente del centrosinistra locale, al quale, dopo il risultato di Sanremo, guardano come a una possibile guida provinciale tante correnti progressiste sparse nel territorio di Ponente.

In campagna elettorale, pur partendo da sfavorito, è riuscito a dettare l’agenda su tanti punti, dalla manutenzione ordinaria alla cura di quartieri e frazioni, il rilancio del turismo attraverso gli investimenti in cultura e l’idea dell’università. Dopo mesi di forte attivismo, sembra quasi aver perso la voce. Sui social è assente da settimane. È cambiato qualcosa da quando è stato nominato vicesindaco?

«Dopo un lungo periodo di sovraesposizione mediatica non ho sentito il bisogno di rimanere in vetrina e mi sono messo subito al lavoro. Oggi sono concentrato sui progetti e sugli obiettivi che ci siamo dati come coalizione. A partire dall’impegno sul sociale. Sto facendo una ricognizione con la nuova struttura comunale. Tra le priorità ci saranno l’attenzione al sostegno alle persone in difficoltà, le politiche giovanili, gli anziani e Casa Serena, che presto andrò a visitare».

Nonostante la sua storia di sinistra e il suo precedente ruolo di segretario generale della Cgil, lei si è proposto alla guida di una lista civica, Generazione Sanremo, composta da 23 candidati su 24 privi di esperienza amministrativa. Cosa ne rimane di questo gruppo, alla luce del sostegno dato ad Alessandro Mager al ballottaggio? «Rimane un’associazione forte, giovane e molto entusiasta. Stiamo continuando a lavorare insieme, progettando il futuro perché abbiamo portato un metodo alternativo di fare politica che vogliamo mantenere. Partendo dal contatto con le persone, la città e le piazze».

A proposito di piazze, nell’ultimo suo comizio le è scappata quella frase delle “due facce della stessa medaglia”, riferito ai candidati Rolando e Mager. La ripeterebbe ora? «Riconfermerei tutto quello che ho detto in campagna elettorale. La vera novità è avvenuta dopo il primo turno, quando la coalizione di Mager è stata la prima a fare un’apertura nei nostri confronti e a riconoscere politicamente il nostro peso e il nostro programma. Questo ci ha permesso di avviare un dialogo e di arrivare a un accordo».

La scelta di sostenere Mager per alcuni è arrivata come inaspettata. Ha ricevuto critiche pesanti sia dal centrodestra di Rolando, che aveva un evidente interesse affinché non si giungesse all’accordo, ma anche da alcune componenti della sua coalizione, in particolare Progetto Comune che rappresenta la sinistra. Ci sono secondo lei i margini per rinsaldare la coalizione che l’ha sostenuta? «Sono un uomo di sinistra da tutta la vita e di fronte a una scelta di immobilismo che avrebbe favorito i partiti del centrodestra che governano l’Italia e la Liguria, non potevo restare a guardare. Inoltre, abbiamo ritenuto che avere uno spazio per applicare il nostro programma e rispondere alle quasi 5000 persone che ci hanno votato fosse un atto di grande responsabilità politica. È una scelta che rivendico e che è stata condivisa dalla maggioranza della coalizione e dei nostri elettori. La delusione a destra è comprensibile, sebbene i toni e la reazione scomposta di quei giorni siano stati un boomerang per loro. Alle persone deluse potremo dimostrare, lavorando e portando risultati giorno per giorno, che abbiamo fatto la scelta giusta. Gli amici di Progetto Comune hanno avuto una posizione di neutralità, fanno ancora parte della coalizione e il confronto con loro da parte mia continua».

Il blocco repubblicano ante litteram emerso a Sanremo può preludere a una convergenza con i civici in vista delle prossime scadenze elettorali, guardando in particolare alla Regione? «Abbiamo visto che contro le destre una coalizione larga riesce a vincere. La mia priorità è che in questa regione ci sia un cambio di passo e lavoreremo per sconfiggere le destre partitiche anche in Liguria. Sono convinto che il ‘progetto Sanremo’ possa rappresentare un punto di partenza, il primo passo di un percorso che può essere virtuoso». Ne avete già parlato con Mager? «No, per ora siamo concentrati sulla nostra città».

Si sente di escludere un futuro ingresso nel Partito Democratico? «Oggi sono impegnato a far crescere il mio movimento, Generazione Sanremo. La mia casa è il centrosinistra. Con il Partito Democratico abbiamo costruito un’alleanza solida e condivisa che ci permette di lavorare bene insieme».

Ieri, dalle pagine di Riviera24, il presidente di Anima, Sergio Tommasini, ha detto che il suo movimento punta a strutturarsi su scala provinciale e vuole dialogare con tutte le componenti civiche sparse per il territorio. Generazione Sanremo potrebbe essere un interlocutore? «Noi siamo pronti a dialogare con tutti, pur avendo fatto una scelta di campo precisa, partecipando a una coalizione identitaria di centrosinistra. Fatta questa premessa, abbiamo già dimostrato di essere capaci di dialogare. Con Anima siamo di fatto già alleati a Sanremo».

Il governo a tutti i costi era uno degli obiettivi che si era posto in partenza? «L’obiettivo primario era di ricostruire nella Città dei fiori una comunità progressista, necessaria e che adesso va preservata e fatta crescere. Avevamo anche l’ambizione di provare a vincere e non limitarci a fare testimonianza. La scelta finale di sostenere i civici è stata fatta sulla base del grande risultato elettorale avuto, valutando il peso e la responsabilità che quasi 5000 cittadine e cittadini di Sanremo ci hanno assegnato. Una scelta favorita dall’apertura fatta nei nostri confronti al secondo turno dalla coalizione Mager, non scontata e che fino a quel momento non sembrava possibile».

Generico luglio 2024

(In copertina Fulvio Fellegara il giorno della presentazione della giunta Mager. Qui sopra la festa di Generazione Sanremo che si è tenuta ieri sera)