Nuove pensiline con panchina anti-bivacco a Ventimiglia

4 luglio 2024 | 17:40
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Nuove pensiline con panchina anti-bivacco a Ventimiglia
Nuove pensiline con panchina anti-bivacco a Ventimiglia
Nuove pensiline con panchina anti-bivacco a Ventimiglia
Nuove pensiline con panchina anti-bivacco a Ventimiglia
Nuove pensiline con panchina anti-bivacco a Ventimiglia

Con il logo turistico della città e l’indicazione della fermata, rappresentano anche un investimento per lo sviluppo del marketing territoriale

Ventimiglia. Quattro nuove pensiline, con seduta anti-bivacco, sono state installate tra ieri e oggi alle fermate degli autobus di linea a Ventimiglia. Griffate con il brand “Città di Ventimiglia”, le nuove pensiline sono state volute dall’amministrazione guidata dal sindaco Flavio Di Muro e rientrano in un progetto più ampio di riqualificazione delle fermate delle corriere.

«Si tratta di un progetto che, insieme al vice sindaco Marco Agosta, stiamo portando avanti da qualche mese – spiega il primo cittadino – Abbiamo già sostituito le vecchie “paline” gialle, inserendo il nome della fermata e il logo turistico della nostra città. Negli spazi pubblicitari attualmente non utilizzati, inoltre, abbiamo inserito delle immagini fotografiche che ritraggono scorci di Ventimiglia».

Un’operazione, quella del nuovo look di pensiline e fermate, che non comporta costi vivi per il Comune in quanto si auto-sostiene con gli introiti pubblicitari. «In questo modo, inoltre, le fermate sono meglio indicate (riportano il nome della via, ndr) – spiega Di Muro – Ora ne abbiamo installate quattro, ma stiamo lavorando per implementare il servizio, anche nelle frazioni».

Ma oltre all’operazione di marketing e al miglioramento per la fruizione del servizio di trasporto pubblico, è chiaro che le sedute, che hanno in mezzo un divisorio in metallo, siano un nuovo deterrente contro il degrado: difficile, infatti, pensare che qualcuno possa sdraiarcisi sopra per dormire.

Si tratta, dunque, dell’ennesimo atto dell’amministrazione contro il degrado in città, dopo le guardie armate al cimitero di Roverino, che impediscono l’accesso ai migranti che utilizzavano fontanelle e bagni del campo santo per lavarsi, e le reti anti-migranti sul greto del fiume Roja come deterrente per evitare la creazione di accampamenti abusivi.