Malamovida, controlli a Ventimiglia: fermato rapinatore tunisino
Numerose pattuglie in campo, città passata al setaccio
Ventimiglia. Sarebbe dovuto già essere in un Cpr (Centro di permanenza per il rimpatrio), il tunisino che intorno alle 22 di ieri ha iniziato a dare in escandescenza nei pressi dei giardini pubblici Reggio, nel centro di Ventimiglia, dove è poi stato fermato da polizia e carabinieri. L’uomo, circa 40 anni, stessa stazza di Carnera, il giorno prima aveva commesso una rapina all’interno del ristorante Marco Polo, sul lungomare della città di confine. Arrestato, era pronto per essere sottoposto alle procedure di rimpatrio, ma nel Cpr non c’erano posti disponibili.
E così, tornato libero, si è prima recato in un locale di via Milite Ignoto, per poi continuare a dare in escandescenza nei giardinetti, vicino alle giostrine dei bimbi. Visto lo stato di agitazione in cui si trovava, le forze dell’ordine hanno richiesto l’intervento del personale sanitario del 118 e di un’ambulanza. E’ stato necessario sedare l’uomo e portarlo in ospedale, per evitare il peggio.
Ieri sera, la polizia era presente in modo massiccio a Ventimiglia: dalle 18 alle 24, infatti, si è svolto un servizio di contrasto al fenomeno della “malamovida”, come disposto in seno al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Imperia Valerio Massimo Romeo, con l’obiettivo di evitare situazioni che possano portare a problematiche di sicurezza pubblica e prevenire l’abuso di sostanze alcoliche.
In campo diverse pattuglie di polizia di Stato e agenti della polizia locale con il taser, diretti dal vice questore Andrea Migliasso, dirigente del commissariato di Ventimiglia, hanno perlustrato la città ed effettuato controlli a campione nei locali.